Più si avvicina il 25 settembre e più si alzano i toni della campagna elettorale. Dapprima un video del Sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice, poi una stizzita e tagliente nota del Partito Democratico che gli risponde per le rime. L’accusa che si scambiano i contendenti è quella di avere rapporti, più o meno diretti, con chi faceva parte della precedente Amministrazione, sciolta per sospette infiltrazioni mafiose. Rotice si rivolge a chi “dimentica il passato e fa accordi politici con quel gruppo di centrosinistra che proprio a Manfredonia è stato la causa dello scioglimento per infiltrazioni mafiose”. Poche ore di tempo e dalla locale sede PD ricambiano, anche se al video preferiscono un comunicato stampa (con immagini pubblicate sulla pagina social della sezione sipontina).
La macchia, il peccato originale a cui tutti fanno riferimento è sempre uguale: lo scioglimento del Comune decretato dal Consiglio dei Ministri nell’ottobre 2019. Un po' come un jolly da giocarsi, a proprio uso e consumo, quando non ci sono argomenti più ‘contemporanei’. Da una parte o dall’altra degli schieramenti in campo, non importa. È sempre stato qualcun altro e chi accusa non ha la minima colpa.
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Il PD sipontino si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa, con l’occasione data dalla campagna elettorale che si sta svolgendo per le prossime elezioni politiche. Serrata, con il PD che sostiene Raffaele Piemontese e l’Amministrazione comunale che perora la causa del forzista Giandiego Gatta.
I democratici la mettono sull’ironico e ricordano che “Abbiamo apprezzato il pragmatismo dell’imprenditore (Rotice, ndr) che sorridente inaugurava il porto turistico insieme ai maggiori esponenti del centrosinistra. Abbiamo visto la felicità negli occhi dell’amico che festeggiava la vittoria alle primarie dell’ex Sindaco della città (Angelo Riccardi, ndr) con cui era solito fare colazione tutte le mattine fino ad un anno fa. E abbiamo sinceramente creduto nelle parole di stima espresse all’attuale vice presidente della Regione durante le tante occasioni di incontro”. Vice presidente che è Piemontese. Poi la stoccata, quando vengono citati 7 attuali amministratori, tra assessori e consiglieri comunali, che hanno avuto direttamente a che fare con l’Amministrazione guidata dall’allora primo cittadino Angelo Riccardi.
“La sua amministrazione (di Rotice, ndr) si regge totalmente sul passato e su persone legatissime alla vecchia giunta. Nell’ordine – elencano i dem del reggente Matteo Panza -: Libero Palumbo (consigliere comunale per nove anni del PD e fino all’ultimo giorno sostenitore dell’ex Sindaco Angelo Riccardi); Grazia Pennella (nominata presidente dell’ASP SMAR Anna Rizzi dall’ex Sindaco Angelo Riccardi); Adriano Carbone (nominato presidente di Ase dall’ex Sindaco Angelo Riccardi); Anna Trotta (candidata alle regionali 2020 nella lista Popolari a sostegno di Michele Emiliano); Lucia Trigiani (consigliere comunale per quattro anni del PD, candidata alle Regionali 2020 nella lista CON a sostegno di Michele Emiliano e fino all’ultimo giorno sostenitrice dell’ex Sindaco Angelo Riccardi); Ciro Campanella (candidato, eletto e giudicato incompatibile, nella lista il Bello viene ora dell’ex Sindaco Angelo Riccardi); Angelo Salvemini (consigliere comunale di maggioranza nella lista Iniziativa Democratica a sostegno dell’ex Sindaco Angelo Riccardi, successivamente passato all’opposizione)”.
Rotice non risponde, per ora, ammesso che lo vorrà fare. Ma probabilmente lo vorrà. C’è tempo ancora fino al 25 settembre prossimo.
Zone Transition
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(Articolo pubblicato nell'edizione di sabato 10 settembre 2022)