Tutti rinviati a giudizio i 9 indagati per i fatti legati alle gare dell’elisoccorso della Asl Foggia e per il trasporto aereo organi del Policlinico Riuniti di Foggia: è quanto ha deciso ieri il gup Antonio Sicuranza che ha accolto la richiesta della gip Anna Landi per Vitangelo Dattoli, Roberto Pucillo, Roberta Pucillo, Antonio Apicella, Costantino Quartucci, Salvatore Carbonara, Attilio Lucio Dal Maso (unico ad aver chiesto il rito abbreviato), Rita Acquaviva e Luigi Treggiari. Affronterà dunque il processo anche il manager che lo stesso governatore Michele Emiliano aveva definito “il Maradona della sanità”, mandato a Foggia per dare una radicale svolta all’Azienda ospedaliera più importante del nord Puglia.
La prima udienza è stata fissata al 13 gennaio prossimo.
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In realtà il rinvio a giudizio era già nell’aria e gli addetti ai lavori avevano immaginato che l’udienza di ieri sarebbe stata una mera formalità. Ed infatti le aspettative non sono state disattese. Alcuni degli indagati erano già finiti agli arresti domiciliari (poi tutti revocati) a metà dicembre, provocando un ulteriore terremoto nella sanità foggiana. Finirono sottoposti alla misura cautelare l’allora dg del Riuniti Dattoli, Costantino Quartucci, direttore dell'area patrimonio del Policlinico; Acquaviva, responsabile dell’area gestione tecnica dell'Asl di Foggia; Roberto e Roberta Pucillo (padre e figlia), titolari della Alidaunia e Antonio Apicella, cognato di Pucillo.
I fatti sono noti: al centro dell’inchiesta, come detto, le gare sull’elisoccorso e l’elitrasporto di organi, una espletata dalla Asl, l’altra dal Riuniti. Le complesse attività investigative hanno consentito di disvelare la presunta “manipolazione” delle due procedure: l’affidamento del servizio di elisoccorso ordinario (gara bandita il 30 gennaio 2020 dall’Azienda sanitaria) per un impegno di spesa pari a 36,6 milioni di euro per il primo quinquennio e 29,8 milioni di euro per l’eventuale proroga contrattuale opzionale; l’altra è relativa all’affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica per attività di prelievo e trapianto organi (gara bandita il 19 febbraio 2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a 2,6 milioni di euro per il primo quadriennio, estendibile, in caso di proroga, fino a 4,6 milioni.
La notizia delle indagini venne pubblicata il 20 febbraio 2020 ma su queste colonne e online con la nota del direttore de l’Attacco detti&contraddetti del 19 febbraio, si anticipò l’interesse della Guardia di Finanza per files, documenti e informazioni relativi alle gare sull’elisoccorso almeno un giorno prima, indiscrezione che si rivelò fondata.
Due gare diverse, due enti diversi ma un unico filo conduttore: Alidaunia. In base all’ipotesi accusatoria, Dattoli e i rappresentanti ufficiali (il responsabile unico del procedimento della gara della Asl Acquaviva e il presidente della commissione di gara del Riuniti, Quartucci) avrebbero creato con i Pucillo (per lo più, con l’intermediazione di Apicella, medico in pensione particolarmente inserito nel tessuto politico e sociale del capoluogo daunio) una “corsia parallela riservata – scrissero gli inquirenti negli atti - volta a rendere Alidaunia la società ‘predestinata’ ad aggiudicarsi le gare, all’insaputa dei suoi futuri o attuali concorrenti”.
Corsia, questa, secondo l’accusa, “costellata di discovery indebite, di raccolta e recepimento di bozze di capitolati o di controdeduzioni agli argomenti degli ignari competitors, nonché di suggerimenti alle stazioni appaltanti volti, in un primo momento, a pilotare la composizione delle commissioni di gara e, successivamente, a condizionare l’operato dei commissari. Con ciò suggellando un’alleanza ‘contro natura’, la quale, pur non sfociando in una decisione favorevole ai ‘predestinati’, avrebbe, comunque, minato alle fondamenta e alterato l’intero corso delle gare attenzionate”.
Nello specifico, i referenti della società foggiana in relazione alla gara bandita dall’Asl sarebbero stati i ghost writers del capitolato speciale e del disciplinare di gara, avendone, secondo la ricostruzione della Procura, materialmente curato la predisposizione nei locali aziendali, peraltro, anche con la presenza della Rup, Acquaviva, della procedura di gara, fino a quel momento ignara dei contenuti dei predetti atti. Inoltre, gli stessi referenti della Alidaunia, nell’ambito della gara bandita dagli Ospedali Riuniti di Foggia “si sarebbero adoperati, dapprima, per far predisporre dalla stazione appaltante un capitolato favorevole alla loro impresa, intervenendo anche nella definizione della tabella dei punteggi qualitativi; poi, si sarebbero attivati per garantire a quest’ultima l’accesso al ‘carteggio separato’ tra Policlinico e la società concorrente risultata provvisoriamente aggiudicataria, la Avionord (ma con offerta economica ritenuta anomala e, pertanto, in fase di verifica) onde procedere alla stesura di osservazioni e controdeduzioni suscettibili di essere recepite dal Policlinico”.
Le indagini sono state condotte dagli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Bari, in particolare mediante l’incrocio delle evidenze investigative rivenienti dalle attività di intercettazione tecnica con i contenuti dei files, già oggetto di condivisione tra i referenti di Alidaunia e degli enti pubblici committenti, estrapolati dai vari supporti informatici sequestrati agli indagati nel corso delle perquisizioni locali e domiciliari effettuate, su disposizione della Procura della Repubblica di Foggia, nel febbraio 2020.
Zone Transition
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Da precisare che nessuna richiesta è giunta per la costituzione di parte civile a carico di Dattoli, mentre potrà essere fatta valere dalla Asl per eventuali responsabilità dei Pucillo, di Acquaviva e Treggiari che potranno emergere al termine del processo. La costituzione di parte civile dell’Azienda sanitaria era già stata avanzata e accolta la scorsa primavera.