Sarà consegnata oggi al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano la Rac, la relazione annuale di controllo che il Nirs, il nucleo ispettivo regionale sanitario che si occupa di vigilanza e di controllo nei confronti delle Aziende e degli enti del servizio sanitario regionale e delle strutture sanitarie e sociosanitarie private accreditate. Il documento contiene una sintesi di tutte le ispezioni eseguite nell'anno solare di riferimento.
Il governatore trasmetterà poi la Rac alla giunta e a quel punto si deciderà se renderne pubblici i contenuti. Ma un primo riscontro dell’attività ispettiva realizzata nel 2021 in Puglia è stato trasmesso dal coordinatore del Nirs, l’avvocato Antonio La Scala, alla commissione speciale d’inchiesta sulla criminalità del consiglio regionale, lunedì pomeriggio durante una lunga audizione durata non meno di 4 ore.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
“Quest'anno si è triplicato il numero delle segnalazioni pervenute al Nirs – ha spiegato La Scala a l’Attacco -, un segnale positivo a mio avviso, poiché mette in evidenza il fatto che i cittadini si fidano del nucleo e di chi lo presiede. Di queste, 77 segnalazioni sono sfociate in ispezioni, dato in crescita rispetto alle media delle 35 degli anni precedenti; le ispezioni sono state distribuite equamente sul territorio regionale, in base alle situazioni ritenute meritevoli di approfondimenti. A seguito dei controlli da parte degli ispettori, sono state 54 le relazioni pervenute al nucleo, le restanti 23 invece sono ancora in attesa di essere relazionate. 12 relazioni delle 54, vale a dire una su 5, sono stati inviate alle Procure competenti per territorio”.
Indiscrezioni rivelano che delle 23 relazioni ancora non pervenute la maggior parte riguarderebbero segnalazioni relative ad alcune strutture della provincia di Foggia.
In particolare, ha riferito La Scala, il Nirs ha focalizzato l’attenzione su quattro settori della sanità: frodi nelle forniture, come ad esempio il servizio mensa o il servizio di pulizie negli ospedali; accertamento della regolarità dei procedimenti amministrativi, dai contratti agli appalti, passando per gare e affidamenti diretti; rispetto dei principi contabili nei bilanci, sia nelle strutture sanitarie che in quelle socio assistenziali. Il quarto settore di intervento è stato un ritorno sui vaccini anti Covid, in particolare in questa seconda tornata di controlli ci si è concentrati sui sieri somministrati a caregiver, volontari e quant'altro. E’ trapelato che tra i furbetti del vaccino ci potesse essere anche qualche politico ma a quanto sembra nessuno della provincia di Foggia è coinvolto. Le indagini riguardano anche personale interno che, si presume dalle segnalazioni pervenute, potrebbe aver favorito parenti e amici nella vaccinazione, in una fase della campagna di immunizzazione in cui gli aventi diritto erano ancora tassativamente inseriti dalla legge in corsie preferenziali.
“C'è poi la macroarea della malasanità di cui si occupano i nostri medici legali, il dottor Introna e la professoressa Pezzolla che hanno individuato alcuni casi che a loro parere andrebbero segnalati in Procura, in certi casi hanno suggerito invece di comminare sanzioni disciplinari ma questo non compete al Nirs”, ha spiegato il legale.
Oggetto della convocazione in commissione, richiesta dai grillini Marco Galante e Grazia Di Bari erano in particolare le eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo della sanità.
A proposito di questo si è scritto di un caso a Taranto, di un presunto operatore che avrebbe favorito esponenti di clan ma in realtà dal Nirs non è pervenuta nessuna notizia del genere: “Abbiamo ricevuto una segnalazione di un dipendente – ha chiarito La Scala - che parrebbe avere dei procedimenti, il quale avrebbe favorito una serie di persone per l’accesso ad analisi diagnostiche senza pagare ticket e quant'altro ma bisogna fare attenzione, questa è una segnalazione che può essere destituita di ogni fondamento nel momento in cui si andrà ad approfondire. Non c'è nessun dato in proposito, non ho mai parlato di infiltrazioni, ho solo detto che la presenza di un presunto pregiudicato all'interno di una struttura sanitaria non implica di per sé un'infiltrazione mafiosa, a differenza di quanto è stato riportato sulla stampa. Così come non ho mai parlato di sindaci tra i furbetti del vaccino”.
La convocazione della commissione è stata anche l'occasione per porre nuovamente l’accento sulle ben note vicende che hanno riguardato la Asl Foggia e gli Ospedali Riuniti. Negli ultimi anni sono stati diversi i terremoti giudiziari che hanno scosso la sanità di Capitanata, dal caso dell’internalizzazione del Cup (che ha portato al rinvio a giudizio dell’allora direttore generale della Asl Foggia, Vito Piazzolla) alla più recente bufera sul Policlinico (oltre che, di nuovo sulla Asl) per le gare dell’elisoccorso e aerotrasporto organi.
In chiusura, sono stati chiamati i rappresentanti delle Asl provinciali, per la Capitanata ha relazionato il responsabile per la prevenzione della corruzione Michele Ciavarella il quale ha fatto sapere che l'Azienda si è impegnata in particolare per attivare l'istituto della rotazione degli incarichi, laddove è stato possibile, avviando anche procedimenti disciplinari.
Zone Transition
Zone Transition
E’ emersa inoltre una differenza tra le diverse Asl pugliesi nella gestione dei controlli degli appalti: da un lato c'è chi ha evidenziato che spetterebbe all'organismo di vigilanza, altri invece hanno fatto sapere di controllare le procedure su segnalazione o a campione.