“I sindacati non sanno più dove mettere la faccia e chiedono un incontro urgente con la Direzione del Policlinico Riuniti di Foggia”. Ma gli infermieri del Collettivo Autonomo sono stufi. “Se non ci sarà la reale distribuzione economica ripartita al 50% sulla graduatoria degli idonei aventi diritto Peo (progressioni economiche orizzontali), così come decantata dalle organizzazioni sindacali, gli stessi sindacati dovranno rimborsarci.
Pertanto è opportuno per credibilità che le stesse sigle sindacali firmatarie, proclamino lo sciopero aziendale per il recupero della percentuale "promessa".
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“La tutela degli interessi collettivi è fallita. L'intesa sottoscritta è stata distorta. Minima è stata la misura della rappresentatività, rare le opposizioni e nulle le imposizioni nell'affermare i diritti economici degli iscritti. Non c'è stata una vertenza sindacale incisiva in questi ultimi 12 anni di assenza per le progressioni economiche orizzontali”.
I sindacati al tavolo contrattuale “non sono stati in grado di rappresentarci: e allora ci cancelleremo dai sindacati firmatari per recuperare i soldi perduti negli anni. I fondi non bastavano a coprire il 50% degli aventi diritto per le fasce nel primo scaglione, figuriamoci quali sorprese ci attenderanno per gli idonei al secondo scaglione”.
“Il Policlinico di Foggia pubblica il bando con gli idonei, ma la sorpresa è che le risorse disponibili nel fondo sono quelle definite dagli accordi integrativi aziendali sottoscritte con le OO.SS dell'area comparto e le RSU con una percentuale finale del 44,35%. Cosa vuol dire? Che siamo stati presi in giro dai "nostri" stessi sindacati. Chi pensava di essere dentro la graduatoria ora è fuori”.
“Quello che avevamo preannunciato si è avverato. Si è continuato a "ravanare" nei fondi. Gli infermieri delusi e amareggiati sono tantissimi, ma c'è chi ancora continua a credere nell'ironia della sorte. Professionisti svegliatevi. Se avete scelto i vostri rappresentanti solo per i soliti tornaconti, allora questa volta non vi lagnate. Le vostre scelte vi hanno punito”.
“Qualche altra considerazione la vogliamo fare. Quando si tratta di pagare il personale infermieristico si cerca sempre di risparmiare e poi invece, quando ci sono risorse importanti che non interessano i dipendenti (lasciamo a voi dedurre), le spese vengono sempre portate a termine, anche quando i costi sono oltre il credito dovuto, con il consenso delle parti sociali. Non è stato mai proclamato lo stato di agitazione (fatta eccezione della Fials), anzi i sindacati, come la Uil/Fpl, aiutavamo l'azienda a trovare i cavilli per "ridurre" la percentuale ai dipendenti ospedalieri, su norme Aran. Gli altri, invece, come Fsi , Fp/Cigl, Cisl, Nursing up, Nursind, Usb attendevano gli esiti conclusivi, per creare populismi inneggiando la percentuale del 50%, mentre si coprivano dietro gli iscritti avvantaggiandosi nel bando per avanzare con il punteggio docenti”.
Zone Transition
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Il Collettivo Infermieri Autonomo conclude: “Date a Cesare quello che è di Cesare”.