Sarà Invitalia, l’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, il soggetto attuatore degli investimenti del Pnrr destinati al rafforzamento delle reti di prossimità, con la realizzazione di strutture intermedie e il potenziamento della telemedicina per l’assistenza territoriale. Grazie a questa misura anche la Capitanata verrà dotata di Case della comunità e Ospedali di comunità per la presa in carico della persona e il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture, in particolare nelle aree più periferiche della provincia.
La decisione è stata assunta dalla Asl Foggia, che in qualità di soggetto attuatore, ha delegato Invitalia ad occuparsi degli interventi finanziati a valere sulle risorse Pnrr e Pnc come centrale di committenza, affinché proceda, per suo conto, alla indizione, gestione e aggiudicazione delle procedure d’appalto, stipulando, all’esito delle stesse, gli accordi quadro con gli operatori economici aggiudicatari. Invitalia sarà dunque responsabile delle procedure e fornirà un supporto tecnico-operativo a ciascun soggetto attuatore esterno, provvederà inoltre ad eseguire tutte le verifiche dei requisiti di moralità, di carattere tecnico-professionale ed economico-finanziario, dichiarati in sede di gara dagli operatori economici aggiudicatari dell’accordo quadro (o comunque a questi connessi, ad esempio ausiliari, progettisti indicati, ecc.), curando il rinnovo, alla scadenza, dei certificati di comprova dei suddetti requisiti, sino a quando il soggetto attuatore esterno non stipulerà con l’appaltatore un contratto specifico per le prestazioni di sua competenza.
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“Quelli del Pnrr sono investimenti europei che hanno una tempistica rigida e rigorosa che richiedono un'assoluta puntualità”, così il commissario straordinario della Asl Foggia, Antonio Nigri, ha spiegato a l’Attacco le ragioni di una tale scelta.
“Il margine di discrezionalità, anche temporale – ha aggiunto Nigri -, è praticamente vicino allo zero e quindi in questo senso avvalersi di una centrale di committenza che ci affianchi per l'indizione, la gestione e l’aggiudicazione delle procedure d'appalto, in un momento come questo, in cui la Pubblica Amministrazione più che mai deve dare un'immagine di efficienza ma anche di trasparenza e di terzietà, credo sia una decisione giusta, soprattutto per la nostra provincia che su questo tema sconta una criticità che non possiamo certo sottacere”.
Questo orientamento riguarda opere che nel complesso valgono circa 39 milioni di euro.
“Parliamo delle Case della comunità che interessano 27 Comuni, degli Ospedali di comunità: vale a dire di strutture che avranno un impatto importante sul territorio, coinvolgeranno gli enti locali e la popolazione e quindi avere la certezza di un soggetto assolutamente solido che ci affiancherà e governerà tutto è importante. Oltre a questo, l'idea è quella di costituire in Azienda una governance per monitorare e avere la costante regia di tutto quello che accade. Non dobbiamo dimenticare infatti che oltre ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, stiamo gestendo anche i fondi Fesr che stanno andando alcuni a rendicontazione, altri a progettazione, poi c'è l'articolo 20 sull’edilizia sanitaria. C'è quindi un impegno di economie rilevanti in un momento in cui l'Azienda, da questo punto di vista, anche per quello che è successo di recente, non è proprio strutturalmente preparata. E’ una fase in cui si richiede uno sforzo incredibile, soprattutto di organizzazione e di responsabilizzazione perché oggi più che mai siamo obbligati a comportarci da europei su questo tipo di tema: in altre parole tempi certi, procedure certe e assoluta trasparenza in modo tale da non affrontare il rischio che tutto questo poi ricada sul bilancio corrente. Non dobbiamo dimenticare infatti che se i tempi del Pnrr non vengono rispettati, l’Europa può rivalersi sul bilancio delle Aziende, per così dire, inadempienti, il che avrebbe un enorme impatto negativo”, ha sottolineato Nigri.
Quello della Asl della provincia di Foggia però potrebbe non essere un caso isolato. “A dire il vero questa decisione è stata caldamente suggerita dalla Regione Puglia e ho notizia che un po’ tutti i direttori generali siano intenzionati ad affidarsi ad Invitalia, peraltro l'Agenzia la prossima settimana parte con le procedure e quindi l’adesione e la formalizzazione con tutti gli atti conseguenti andavano trasmessi quanto prima, anche se le scadenze non sono cogenti”.
Proprio nelle scorse settimane era arrivato l'annuncio dell’assessore alla sanità, Rocco Palese: 121 Case di comunità e 38 ospedali di comunità, la previsione contenuta nel documento programmatico approvato dalla Giunta regionale che ha dato il via agli investimenti per la medicina di prossimità. Complessivamente per la Puglia sono a disposizione 72 milioni. “Un significativo passo in avanti nell’attuazione della strategia regionale di potenziamento della rete assistenziale territoriale e che indica dettagliatamente le linee di azione finalizzate alla riorganizzazione efficace ed efficiente delle strutture di prossimità”, il commento dell’assessore.
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E su questa riorganizzazione del modello sanitario c'è molta aspettativa: “Le risorse sono molto importanti, eccezionali e rare, come lo è stata la pandemia, ecco perché lo sforzo e l'attenzione sono ugualmente epocali. E’ quindi assolutamente strategico essere molto accorti. Organizzeremo in Azienda anche la figura di un project manager, il cui lavoro, per conto della direzione strategica, sarà concentrato su questi interventi”, ha concluso il commissario.