I fondi regionali del dissesto idrogeologico sono una delle partite più importanti per politica, tecnostrutture e imprese. Gli appetiti sono enormi, fa gola a tutti la pioggia di milioni che interessa il più fragile e disagiato territorio di Capitanata, ovvero i Monti Dauni.
A Motta Montecorvino – dove il dirigente dell’Ufficio tecnico e RUP è l’ingegnere Egidio Ciani - l’attenzione dell’imprenditoria è catalizzata da due gare del settore: la prima è scaduta nei giorni scorsi e partiva da un valore di 2 milioni di euro, la seconda vale 3,6 milioni ed è attesa nelle prossime settimane. C’è stata lo scorso 13 dicembre la prima seduta pubblica della procedura, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggioso secondo il rapporto tra qualità/prezzo, per l’affidamento dei lavori dell’intervento P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse V – Azione 5.1 – Interventi di riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera - “Consolidamento dissesto idrogeologico Località Serrone” - I Stralcio funzionale”.
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Si realizzerà un’opera di difesa del suolo in questa zona che è situata a valle della strada provinciale 369, a nord est del territorio di Motta, su quote tra i 600 e i 564 metri sopra il livello del mare e con pendenze di versante comprese tra il 15 e 20%.
L’importo dei lavori a base d’asta è pari a 1.361.146,34 euro, IVA esclusa. Era stato stabilito che si sarebbe proceduto all’aggiudicazione anche in caso di un’unica offerta valida e che l'amministrazione si sarebbe riservata in ogni caso di non procedere all'aggiudicazione se nessuna offerta fosse risultasse conveniente o idonea in relazione all'oggetto dell’appalto.
Le offerte pervenute entro la scadenza del 2 dicembre scorso sono quattro: Demetra Lavori srl, l’associazione temporanea di imprese formata dalla mandataria Sauchelli Pasquale e la mandante Edilflorio srl, Fratelli Di Carlo srl, infine l’ati formata dalla capogruppo e mandataria Sicop srl e dalla mandante Pistilli Costruzioni di Pistilli Berardino.
Nei giorni scorsi Ciani ha attivato una indagine di mercato, che scadrà il 20 dicembre, per la messa a disposizione all’espletamento dell’incarico di commissario della gara.
I beninformati insinuano che la gara potrebbe avere a che fare con lo scontro avvenuto negli uffici comunali 2-3 mesi fa tra Ciani, il segretario generale e il dirigente del Settore Finanziario, Fabrizio Falcone (il cui fratello Fabio, ex collaboratore del big molisano Claudio Favellato, è imprenditore e collegato spesso col Colgema Group di Vallata, nell’Avellinese).
Sin dal 2012 il Comune di Motte segnalò alle Autorità locali e regionali competenti nuovi movimenti franosi in atto e richiese sopralluoghi urgenti delle aree in frana denominate zona Boviere, zona Pagliarone, zona Serrone e zona Marseglia.
Risale invece al 2014 l’approvazione da parte della giunta comunale del progetto generale dell’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Puglia denominato “Consolidamento dissesto idrogeologico Località Serrone”, dell’importo di 5 milioni di euro. “I fenomeni franosi in zona Serrone ad oggi presentano un preoccupante stato di aggravamento. Questo Comune non dispone delle risorse economiche necessarie all’esecuzione dell’intervento e l’attivazione delle misure di salvaguardia della pubblica e privata incolumità sono ormai indifferibili ed urgenti”, afferma il dirigente UTC Ciani, spiegando “di poter procedere alla rimodulazione dell’intervento generale andando a considerare la sua realizzazione in stralci funzionali”.
Nel 2017 Ciani trasmise il progetto preliminare di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento relativo al primo stralcio, da 2 milioni, poi approvato dalla giunta.
La Regione Puglia ha aderito alla Strategia nazionale per le Aree Interne (SNAI) individuando nel 2015, con delibera della giunta Emiliano, i Monti Dauni quale area pilota candidata al percorso nazionale le cui fasi sono state definite nel documento metodologico “Linee guida per costruire una “Strategia di area-progetto”.
Per l’attuazione della Strategia sono state integrate tutte le fonti di finanziamento disponibili: i fondi della Legge di Stabilità per le politiche ordinarie sui servizi essenziali, pari a 3.750.000 euro, le risorse POR FESR/ FSE 2014-2020, pari a 40 milioni di euro. La Conferenza dei Sindaci dell’Area Interna Monti Dauni ha stabilito di inserire gli interventi e le risorse aggiuntive SNAI del PSR PUGLIA 2014-2020 (17 milioni) e quelle rivenienti dal POR FESR/FSE 2014-2020 (3 milioni) nel Piano di Azione Locale (PAL) Monti Dauni, elaborato dal G.A.L. Meridaunia per interventi coerenti con la Strategia.
Dunque, la Strategia dell’Area interna può contare su una dotazione complessiva pari a 63.750.000 euro.
Nel 2018 la giunta Emiliano prese atto della Strategia dell’Area interna dei Monti Dauni, così come approvata dal Comitato Nazionale Aree interne, e approvò l’elenco dei progetti selezionati a seguito dì procedura negoziale, arrivando all’intesa col Comune di Bovino, soggetto capofila dell’Area interna Monti Dauni.
L’intervento di “Consolidamento dissesto idrogeologico Località Serrone” - I Stralcio funzionale” è inserito nell’elenco dei progetti selezionati a seguito di procedura negoziale, connessi alla delibera della giunta regionale del giugno 2018.
A maggio 2020 l’RTP ingegnere Antonio Ventarola, incaricato della progettazione dell’intervento, trasmise il progetto definitivo, approvato dal consiglio comunale con apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, dichiarazione di pubblica utilità ed indifferibilità ed urgenza nonché di constatazione di variante allo strumento urbanistico comunale.
Ad occuparsi della verifica della progettazione dell’intervento è la Akkad società di ingegneria srl.
Zone Transition
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La gara è stata espletata assegnando alla società di committenza ausiliaria Asmel Consortile scarl i servizi di committenza ausiliari.