Nonostante la relativa quiete, la situazione rispetto all’affidamento del servizio di igiene urbana per la città di Foggia è ancora caldissima ed in continuo aggiornamento. La notizia bomba di oggi, in esclusiva per l’Attacco, è che nella giornata di ieri è stata depositata presso la Camera dei Deputati un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. L’interrogazione, firmata in maniera bipartisan dai deputati foggiani Giorgio Lovecchio (Movimento 5 Stelle) e Giandonato La Salandra (Fratelli d’Italia),
ha come obiettivo l’intervento delle massime autorità istituzionali per far luce ed intervenire su un affidamento, quello alla partecipata comunale Amiu Puglia spa, considerato opaco nonché pieno di irregolarità. Una pratica inizialmente da gestire nelle silenziose stanze di Palazzo di Città ha assunto oggi contorni nazionali e non più ignorabili. A questo livello non possono più bastare le rassicurazioni retoriche ed evasive date alla cittadinanza dai vertici di Amiu Puglia.
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Il Ministero, di fronte a procedure giuridicamente carenti, può sostituirsi in maniera sussidiaria a quanto stabilito dai commissari straordinari stessi.
Ma come è nato questo fronte trasversale foggiano su una questione così preminente per la cittadinanza? Giovedì 19 gennaio il comitato di cittadinanza attiva La Società Civile - che sull’affidamento ad Amiu si è dimostrato il più avverso gruppo organizzato in città con manifestazioni, diffide ed un esposto in Procura della Repubblica - ha giocato anche la carta dell’intermediazione politica, invitando ad un confronto tutti i partiti ed i loro rappresentanti locali.
L’incontro si è tenuto sabato 21 gennaio presso la sede dell’associazione ed hanno risposto presente svariate personalità politiche, tra cui gli onorevoli parlamentari citati. All’incontro anche l’europarlamentare M5S Mario Furore, l’assessora regionale al welfare Rosa Barone (M5S) e poi ancora i legali protagonisti delle azioni giuridicamente più forti fino ad ora contro l’affidamento novennale, dall’avvocato Michele Vaira (area Pd) all’avvocato Nicola Zingrillo (segretario cittadino della calendiana Azione), passando per gli avvocati Giuseppe Potenza ed Oreste di Giuseppe. Ovviamente presente una folta delegazione dell’ospitante Società Civile, guidata dalla presidente Lucia Aprile e dall’espertissimo in materia rifiuti ex consigliere comunale Marcello Sciagura.
All’incontro presente anche l’Attacco per documentarne i lavori ed esporre i dettagli delle diverse inchieste giornalistiche realizzate sul tema. La discussione è entrata subito nel vivo dibattendo sullo scoop presentato su queste colonne, ossia i dati gravemente falsati relativi alla raccolta differenziata. Un doping clamoroso di un non-servizio che si è sviluppato negli anni con gli inerti, per arrivare a novembre 2022 ad un livello ingiustificabile di riciclo di carta e cartone. Quelle 929 tonnellate sbugiardate da tutti i fronti e che continuano a gridare giustizia. Arroccarsi in difesa di tali menzogne è anacronistico ed illogico.
Ed è su questi principi basilari che si è venuta a creare la convergenza tra posizioni politiche tanto disparate. Attorno a quel tavolo c’erano persone di sinistra, di centro e di destra. Professionisti, cittadini e politici che non potevano più far finta di non vedere la realtà di un piano industriale fallace e pieno zeppo di refusi, ammessi dagli stessi amministratori di Amiu Puglia, che però non può essere ritirato e rifatto ex novo per non mandare all’aria l’intero affidamento. Ed allora il rinnovo prende le sembianze di una condanna di 9 anni all’inefficienza, all’approssimazione più selvaggia, alla mortificazione di una città accusata poi ingiustamente di inciviltà ed incapacità.
La convergenza di fondo è una sola: va bene il pubblico che di certo è la scelta più adatta, ma che sia una società pubblica di Foggia e che faccia l’interesse di Foggia, non la società di un’altra città (Bari) che farà per forza di cose l’interesse di quest’ultima che ne detiene l’80% della proprietà. Nel mentre sono stati approfonditi tutti i punti più controversi e sensibili della vicenda, come la gestione sciagurata del TMB di Passo Breccioso che ha visto negli anni travasare utili della città di Foggia verso il capoluogo barese, oppure il deludente piano assunzioni che negli anni ha visto solo blocco del turnover e precariato e nel futuro promette numeri altrettanto inefficaci all’ottenimento di ogni minimo risultato prospettato.
La frase ormai emblematica del direttore di Amiu Puglia Antonello Antonicelli (“Ma tutti mo vi siete svegliati”, detta durante l’incontro con la delegazione fatta da associazioni e legali) ha creato sgomento anche nei parlamentari, che concordano nel pensare che la città meriti più rispetto.
Possono essere stati fatti errori da parte della politica nel passato ma la risposta non è mettere a tacere chi chiede trasparenza e cambiamento.
Una bonifica amministrativa che avrebbe dovuto essere prerogativa della gestione commissariale ed invece questa ha optato per l’insipienza e l’indifferenza verso le prescrizioni di legge e le rimostranze cittadine, come dimostrato dall’approvazione di quell’irrealistico piano industriale o dalla lacunosa relazione di “convenienza” a rimanere con l’azienda in-house.
Zone Transition
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L’ANAC (Autorità nazionale anticorruzione) prevede ben altro iter, ad iniziare da una vera indagine di mercato e dalla predilezione per la strada della gara pubblica europea.