I dubbi e le perplessità sul riaffidamento, per altri 9 anni, del servizio di igiene urbana a Foggia in favore della partecipata comunale Amiu Puglia spa, decisione assunta dai commissari straordinari in carica presso il Comune, sono molteplici nella stessa classe politica. Dopo gli approfondimenti e le inchieste de l’Attacco, anche i partiti iniziano a svegliarsi e unirsi a quel mondo associativo e della società civile che da tempo si dichiara non convinto della bontà della scelta dei commissari e della procedura seguita da Palazzo di città.
E’ su questo che si basa la convergenza di fondo trovata da partiti lontanissimi tra loro quali Fratelli d’Italia e M5S, che - all’esito dell’incontro tenuto sabato scorso a Foggia con gli attivisti de La Società civile e vari avvocati attenti alla questione Amiu, tra cui Michele Vaira – hanno deciso di presentare un’interrogazione parlamentare congiunta al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
L’atto, stando a quanto trapela da ultimo, sarebbe stato depositato ieri all’ufficio legislativo della Camera dei deputati per il necessario vaglio sul testo. A firmarlo i due deputati foggiani Giandonato La Salandra (FdI) e Giorgio Lovecchio (M5S). Potrebbe esserci limature nei prossimi giorni e l’arrivo definitivo all’attenzione del ministro potrebbe richiedere varie settimane di tempo.
Quel che però conta, al momento, è che una partita cruciale per l’ente commissariato – che solo dopo 29 mesi tornerà alle urne tra ottobre e novembre – riceva finalmente la massima attenzione da parte dell’arco politico, dopo mesi di silenzio. Ma questo passo è anche la conferma che, tra il 2021 e oggi, l’opinione pubblica e la stessa politica sono assai più critici rispetto all’efficacia delle gestioni straordinarie dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. La scelta assunta dai commissari Magno, Giangrande e Grandolfo in perfetta comunione di intenti con Bari e dunque con Amiu Puglia spa – e sulla scia dell’indicazione della tecnostruttura comunale – vincola l’ente per i prossimi 9 anni, dunque andando ben oltre la fine del mandato a Palazzo di città.
Il testo che si sta esaminando per l’interrogazione parlamentare evidenzia che il Comune di Foggia è commissariato a seguito di scioglimento per infiltrazioni mafiose, che il servizio di igiene urbana per la raccolta e trasporto dei rifiuti è stato gestito, dal 2013 al 2022, dalla società Amiu Puglia spa, in forza di un contratto di servizio provvisorio e da successive numerose proroghe, e che Amiu è una società in house di proprietà per l’80% del Comune di Bari e per la restante parte del Comune di Foggia. Si sottolinea che “in tutto questo periodo, la società Amiu, come dimostrato da innumerevoli inchieste giornalistiche, interventi della Prefettura e vibranti proteste della cittadinanza, ha svolto il servizio in modo del tutto inadeguato, dando vita in molti casi a una vera e propria emergenza ambientale” e che “la prova della inadeguatezza del servizio è documentata dalle percentuali di raccolta differenziata, ai livelli più bassi d’Italia”.
“Come dimostrato da recenti, precise e documentate inchieste giornalistiche, i dati sulla raccolta differenziata, di per sé gravemente deficitari, risultano artatamente gonfiati”, è il riferimento a l’Attacco. Non dovrebbero mancare critiche alla maniera in cui i commissari sono arrivati ad assumere la decisione del riaffidamento per un totale di oltre 200 milioni di euro, ovvero chiudendo gli occhi sulla “plateale inadeguatezza del servizio” e seguendo una strada diversa da quanto indicato dai principi generali del codice degli appalti e dalle precise linee guida dell’ANAC, “con una procedura di singolare rapidità e scarsa trasparenza”. Ai parlamentari è stato chiesto di rimarcare, inoltre, come “la voce della cittadinanza, riunita in associazioni rappresentative della società civile, tradotta in una analitica e documentata richiesta di annullamento della delibera in autotutela”, sia “rimasta del tutto inascoltata dalla commissione”.
In particolare, quanto all’iter, è stato segnalato che nonostante le prescrizioni dell’ANAC risulti assente una preventiva e specifica “indagine di mercato sul costo del servizio, anche e soprattutto alla luce dell’ingente valore economico dell’affidamento”. Come l’Attacco ha detto mesi fa, c’è solo una stringata relazione illustrativa delle ragioni dell’affidamento e che dovrebbe certificare la convenienza a restare con Amiu. Una “valutazione sulla convenienza economica del tutto apparente, utilizzando come termini di paragone piccoli comuni che svolgono un tipo di servizio (raccolta porta a porta) del tutto diverso rispetto a quello operato a Foggia (raccolta stradale)”.
E, ancora, “il piano industriale dell’azienda, approvato dalla commissione in concomitanza dell’affidamento, contiene macroscopici errori ponderali, tanto da far apparire il piano come il frutto di un plateale plagio di piani industriali relativi a città di dimensioni e conformazioni ben diverse da quella di Foggia”.
A novembre scorso sempre su queste colonne un’inchiesta evidenziò “una ulteriore falsificazione dei dati della raccolta differenziata pubblicati, a cura di Amiu e del Comune di Foggia, sul portale della Regione Puglia, al chiaro fine di gonfiare i dati sulla raccolta differenziata”.
Tutte questioni che, con approfondite e documentate osservazioni, sono state oggetto di uno specifico esposto anche alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti, per i potenziali danni all’ente territoriale e alla cittadinanza.
A La Salandra e Lovecchio è stato chiesto, inoltre, di precisare che “tale affidamento, operato in una materia sensibile, avvenuto dopo il fallimento per diretta responsabilità del Comune di Foggia della precedente società che gestiva in house il servizio (Amica spa), società peraltro oggetto di inchieste per accertate presenze di esponenti della criminalità mafiosa foggiana (cosiddetta Quarta Mafia), avrebbe meritato un percorso amministrativo improntato alla più assoluta trasparenza”.
Come pure che “l’efficienza e la trasparenza dell’azione amministrativa, dovere di ogni pubblica amministrazione, sono a maggior ragione fondamentali quando le scelte sono compiute da una commissione straordinaria, insediata per garantire la più stretta osservanza delle leggi e riconquistare la fiducia della popolazione nello Stato di diritto”.
Zone Transition
Zone Transition
Viceversa, “tale iniziativa della commissione appare una oscura quanto incomprensibile scelta “politica”, con effetti nefasti per il futuro della città”. Al ministro Piantedosi si intende, dunque, chiedere “se e quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di verificare la legittimità dell’operato della commissione in relazione a tale affidamento”.