Circolava da qualche giorno la voce secondo la quale era previsto a stretto giro il trasferimento della sede centrale della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, dal capoluogo daunio a Trani.
Secondo i rumors a Foggia sarebbero dovuti rimanere solo alcuni uffici periferici. Un’ipotesi che ha messo in allarme molti cittadini nel timore che Foggia potesse subire un ulteriore depotenziamento dei servizi. Per dipanare ogni dubbio l’Attacco ha provato a contattare direttamente la dirigenza della Soprintendenza, senza esito.
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A chiarire le cose, su sollecitazione del giornale, è stato Joseph Splendido, consigliere regionale originario del capoluogo ed esponente della Lega. Il salviniano ha provveduto a mettersi in contatto con una sua collega di partito, Lucia Borgonzoni, senatrice rieletta ma soprattutto sottosegretaria al ministero della cultura, dunque nelle condizioni ottimali per sapere quale fosse il destino della Soprintendenza foggiana.
“Grazie al tempestivo interessamento di Lucia Borgonzoni sono riuscito a sapere che i timori di un possibile trasferimento della sede centrale della Soprintendenza da Foggia a Trani sono infondati – ha rassicurato Joseph Splendido -. Sono venuto a conoscenza del fatto che verranno inviati nella sede della Bat alcuni funzionari, in quanto il numero di dipendenti di quegli uffici è sottodimensionato, secondo quanto mi è stato spiegato.
Di conseguenza, per ottemperare a quanto fissato dalla legge ci sarà questo spostamento di personale. Siamo quindi lieti di poter tranquillizzare quanti hanno temuto per la nostra città e per questo ringrazio la celerità della sottosegretaria”.
Nel tentativo di cercare informazioni certe, non sono mancati però alcuni commenti da parte degli addetti ai lavori che in alcuni casi si sono detti non del tutto sorpresi di fronte all’ipotesi di un depotenziamento della sede di Foggia. Per ora il pericolo in verità sembra scampato ma non sono mancate le lamentele circa l’inadeguatezza della sede foggiana, soprattutto rispetto a ben altre location più prestigiose.
In ogni caso la Soprintendenza di Foggia una sua sede ce l’ha e a quanto pare continuerà ad avercela con le attuali competenze. Una notizia più che buona considerata la rilevanza che una tale diramazione dello Stato riveste. La Soprintendenza è un organo periferico del ministero della cultura, sono uffici statali distribuiti su tutto il territorio italiano. Indicativamente ogni Soprintendenza copre 2 o 3 province.
La Soprintendenza ha diversi compiti, innanzitutto si occupa della verifica e dichiarazione dell’interesse culturale dei beni immobili presenti sul territorio, è la Soprintendenza che decide quali beni immobili sono di interesse artistico. Oltre agli immobili già catalogati come di interesse artistico, ne può aggiungere altri. Quando un immobile viene dichiarato di valore artistico la Soprintendenza può e deve fare tutti i controlli necessari per verificare che venga conservato correttamente.
Dal momento che un immobile è sotto la tutela della Soprintendenza, il proprietario che vuole fare delle modifiche deve chiedere l’autorizzazione alla stessa, oltre che agli uffici comunali. La Soprintendenza si occupa anche della catalogazione dei beni di interesse culturale, ha un elenco di tutti i beni artistici presenti in zona in archivio.
Svolge inoltre attività ispettiva nel territorio di competenza: può fare controlli per verificare come vengano usati i beni culturali, ossia se il loro uso è compatibile con il criterio di preservazione e tutela. Può anche disporre che si facciano degli interventi nel caso si dovessero evidenziare situazioni di degrado.
Altra funzione molto importante attiene alla autorizzazione per interventi di edilizia su immobili dichiarati di interesse culturale. Come è noto, prima di fare modifiche ad un bene immobile, classificato come di interesse culturale, è necessario chiedere l’autorizzazione preventiva alla Soprintendenza. Ha anche il potere di imporre (a privati e a soggetti pubblici) interventi conservativi sul patrimonio culturale, nel caso in cui ritenga che un bene artistico sia in uno stato di degrado, oppure creda che non sia tutelato nella maniera più opportuna.
Altro compito molto importante della Soprintendenza è quello di fornire pareri in seno alle conferenze di servizi in cui è prevista la presenza di questa diramazione dello Stato.
L’art. 146, co. 8 d.lgs. 42/2004 prevede infatti che, ai fini del rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, debba essere richiesto il parere obbligatorio e vincolante del Soprintendente. Un passaggio che ad esempio va fatto nel caso della realizzazione di impianti di produzione di energie rinnovabili come parchi eolici e fotovoltaici.
Zone Transition
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Serve il parere favorevole della Soprintendenza anche per realizzare impianti che trattino i rifiuti e per ogni altra opera che possa comportare una alterazione del territorio e del paesaggio.