Terminato da poco l’Open day a Siponto, che ha permesso a numerosi visitatori di vedere con i propri occhi e apprezzare le meraviglie che stanno affiorando nel corso della seconda campagna di scavi che le Università di Foggia e Bari stanno svolgendo per riportare alla luce le vestigia della città di età medievale e quelle sottostanti, risalenti ancora più indietro nel tempo: all’età augustea, quindi tra il 44 a.C. e il 14 d.C.
Giuliano Volpe, archeologo e professore ordinario dell’Università di Bari, fa un primo bilancio di ciò che sta emergendo dal sottosuolo e spiega cosa è stato individuato nelle tre aree oggetto di saggi di scavo. All’area prospiciente le due basiliche e a quella di fronte, dove si trova un anfiteatro, quest’anno si è aggiunta anche la zona oltre i binari ferroviari. Un’area, quest’ultima, corrispondente a quella portuale dell’antica Siponto.
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Zone Transition
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Volpe, che è stato anche rettore dell’Università di Foggia, anticipa a l’Attacco che anche in quella zona sta emergendo la muratura di un edificio di epoca romana. “Ci sarebbe da scavare per altri 10, 20, forse anche altri 100 anni!”, commenta.