Comune di Foggia, le entrate caleranno tra 2022 e 2024. Tecnostruttura, tre nuovi arrivi e due addii

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Sono destinate a calare nettamente le entrate del Comune di Foggia tra il 2022 e il 2024. E’ uno dei dati più interessanti contenuti nel PEG, il Piano esecutivo di gestione, che i commissari (Marilisa Magno, Sebastiano Giangrande e Rachele Grandolfo) hanno approvato lo scorso 14 luglio coi poteri della giunta. La delibera è stata pubblicata solo nelle scorse ore. Si tratta del documento che costituisce l’anello di congiunzione tra politica ed apparato burocratico: oltre a descrivere in termini quantitativi e qualitativi gli obiettivi che l’ente intende perseguire, costituisce uno strumento di controllo che permette di rilevare i risultati ottenuti, misurati e apportare gli eventuali correttivi.

A Foggia se nei mesi scorsi appariva scontata, come da prassi, la proroga a due anni del mandato dei commissari presso il Comune di Foggia, con la caduta del governo Draghi e l’avvicendamento imminente al Viminale prende invece consistenza l’ipotesi contraria.

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Significherebbe che dopo la scadenza dei 18 mesi il 25 febbraio 2023 la commissione lascerebbe Palazzo di città, col risultato di un ritorno alle urne già in primavera, ad aprile probabilmente. Un’ipotesi che acquisirebbe corpo soprattutto in caso di vittoria del centrodestra e di ritorno di uno come Matteo Salvini al Ministero dell’Interno.

Intanto i commissari continuano a svolgere il proprio lavoro. A metà luglio i commissari hanno approvato il PEG contenente il Piano della Performance, Piano Dettagliato degli Obiettivi 2022-2024, l’assegnazione delle risorse finanziarie ed elenco delle risorse umane distinti per ciascuna Area.

“Il Piano della performance 2022-2024 del Comune di Foggia è il frutto di un processo cui hanno collaborato gli organi dirigenziali e gli organi di indirizzo dell’ente”, spiega la segretaria generale Maria Giuseppina D’Ambrosio.

“Il documento è il prodotto di un percorso caratterizzato da un confronto tra gli organi di indirizzo e governo e i dirigenti responsabili dei diversi servizi, traducendosi in un’analisi delle situazioni esistenti attualmente nell’ente, unitamente alle relative criticità, per concludersi nell’individuazione dei risultati a cui tendere, attraverso l’analisi e la valutazione delle risorse disponibili, dei bisogni rilevati e dei vincoli esistenti. Vi è correlazione tra obiettivi di gestione e risorse assegnate e queste ultime sono adeguate agli obiettivi prefissati, al fine di consentire ai dirigenti/responsabili di servizio la corretta attuazione della gestione. Il Piano si raccorda con l'attività programmatica delineata nelle linee strategiche adottate dalla commissione straordinaria nel DUP”.

Ebbene, rispetto alle entrate si prevede per il 2022 la somma di 591.649.488,55 euro, in netto calo rispetto ai 718.501.506,39 euro del 2021, quando il risultato delle entrate era stato in crescita dopo i 607.385.518,29 euro del 2019 e i 619.156.536,58 euro del 2020.

Ma la tecnostruttura comunale stima che andrà ancora peggio nei prossimi anni, indicando le entrate in 552.095.073,08 euro per il 2023 e in 535.416.889,97 euro per il 2024. Mentre per quanto riguarda la previsione delle spese gli uffici ritengono che diminuiranno e saranno pari a 645.285.873,32 nel 2022, 574.180.274,06 nel 2023 e 532.471.175,04 nel 2024. Il disavanzo di amministrazione per l’anno in corso è indicato in 1.049.660,40 euro.

Quanto ai servizi erogati da Palazzo di città, è in corso di svolgimento la procedura per l’affidamento delle mense scolastiche con l’attuale gestore – la barese Ladisa – quale unico partecipante. Per i servizi cimiteriali è scaduto il 10 luglio scorso il contratto con la PFC Finance srl dei soci Marco Insalata e Gianni Trisciuoglio; mentre per il verde pubblico, dopo la fine del servizio targato Foggia Più Verde (Ugo Fragassi-Pino di Carlo), si sta per insediare CNS col consorziato locale Tre Fiammelle di Michele d’Alba.

La tecnostruttura è destinata a cambiare nei prossimi anni, anzi tra pochi mesi. Al momento vige la riorganizzazione decisa dai commissari, che hanno delineato una nuova macrostruttura in 7 Aree: Amministrativa, Finanziaria e Fiscalità Locale, Affari Generali, Servizi alla Persona, Lavori Pubblici e Patrimonio, Urbanistica e Sviluppo Economico, Ambiente e Sicurezza. La macrostruttura è completata dal Corpo di Polizia Locale, dall’Avvocatura Civica e dalle strutture che rispondono al Segretario Generale: i Servizi di Controllo Interno, la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza e i servizi dedicati agli Organi Istituzionali e all’Organismo Interno di Valutazione. A giugno la commissione ha attribuito gli incarichi di dirigente di Area per tutta la durata della gestione provvisoria e gli incarichi ad interim; questi ultimi cesseranno a seguito dell’assunzione di tre figure dirigenziali le cui procedure concorsuali sono in via di espletamento (per un posto di dirigente avvocato, un posto di dirigente tecnico da destinare al Servizio Ambiente e un posto di dirigente amministrativo Servizi Sociali, Educativi e Politiche Giovanili).

Al momento i dirigenti effettivi sono solo tre: Carlo Dicesare, Paolo Affatato e Romeo Delle Noci. Le altre tre dirigenti presenti sono state assunte a tempo determinato: la sipontina Silvana Salvemini e la cerignolana Maria Concetta Valentino dall’ex sindaco Franco Landella (e confermate dalla commissaria Magno); l’apricenese Concetta Zuccarino è arrivata lo scorso anno coi commissari. A loro c’è da aggiungere, ovviamente, la segretaria generale scelta dalla commissione, D’Ambrosio.

Zone Transition

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Sia la campana D’Ambrosio che Valentino paiono destinate a far ritorno nei rispettivi territori quando i commissari lasceranno Palazzo di città.

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