La sicurezza del quartiere Ferrovia di Foggia è tra le priorità della commissione straordinaria (Magno, Grandolfo, Giangrande) che sta reggendo Palazzo di città dallo scorso anno. Una sicurezza che, così come il decoro urbano, passa anche dall’illuminazione nella zona, costantemente da lungo tempo oggetto di forti proteste e lagnanze da parte dei residenti e commercianti. Il via libera è stato dato, nei giorni scorsi, al progetto esecutivo, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, denominato “Progetto Città Sicura: Quartiere Ferrovia - Riqualificazione e rifunzionalizzazione degli impianti di illuminazione pubblica e loro potenziamento”, che vale 910.608,68 euro.
I commissari nel 2021 diedero indirizzo di attuazione del programma “Progetto Città Sicura” composto da un integrato insieme di interventi finalizzato ad elevare lo standard di sicurezza urbana.
Tra questi è compreso il progetto di rigenerazione e riqualificazione del quartiere Ferrovia, consistente nell’innalzamento dei livelli di sicurezza urbana attraverso integrati interventi sugli impianti di illuminazione pubblica, e loro potenziamento, manutenzione straordinaria della videosorveglianza esistente e miglioramento della mobilità pedonale con interventi sui marciapiedi.
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La commissione approvò poi il diverso utilizzo dei residui non ancora utilizzati sui mutui contratti con Cassa depositi e prestiti, per l’importo complessivo di 755.012,53 euro per la realizzazione dell’intervento “Progetto Città Sicura: Quartiere Ferrovia - Riqualificazione, rifunzionalizzazione e potenziamento urbanizzazioni primarie” demandando ai dirigenti Paolo Affatato (lavori pubblici) e Carlo Dicesare (Servizio finanziario) gli atti per la copertura della quota di spesa a carico dell’amministrazione comunale, pari a 155.596,15 euro.
A novembre scorso i commissari dichiararono la priorità dell’intervento, ai fini della riqualificazione sociale e sicurezza urbana del quartiere.
Da ultimo, il 12 maggio scorso la Conferenza Provinciale Permanente ha comunicato di non aver formulato osservazioni e, unanimemente, ha disposto l’invio dell’elenco di priorità alla Regione Puglia e alla Cassa depositi e prestiti.
A marzo scorso l’Attacco aveva compiuto uno dei periodici reportage dal quartiere Ferrovia, dopo le ennesime segnalazioni per disagi e disservizi dagli esasperati residenti.
La prima segnalazione riguardava l’area situata tra l’angolo tra via Monfalcone e via Fiume, per un lampione guasto da tempo.
“Nulla di nuovo, a Foggia ovviamente ci siamo abituati”, avevano scritto alcuni cittadini. “Il problema è che la mancanza di luce attira i malviventi, o meglio il malvivente, che da mesi attanaglia il quartiere Ferrovia rompendo i vetri delle auto per compiere qualche furterello da poche decine di euro. Abbiamo provato a segnalare la mancanza dell’illuminazione chiamando il numero segnato sul lampione ma la chiamata si spegne in automatico. Roba da pazzi”, avevano concluso rispetto alla impossibilità di stabilire un contatto per la segnalazione.
Era definita molto compromessa anche la situazione igienico-sanitaria di Via Trieste, descritta come una discarica a cielo aperto.
“I residenti del quartiere Ferrovia sono esasperati”, aveva spiegato il dottor Alessandro Villella, medico chirurgo cardiologo che svolge la propria attività nel suo studio situato al civico 46 di Via Trieste. “Il marciapiede, lurido per gli escrementi di colombi e di esseri umani, non è sanificabile per la costante presenza di rifiuti anche dopo la cosiddetta raccolta dei rifiuti effettuata dall'Amiu. La discarica - non è una isola ecologica - crea problemi igienico-sanitari molto rilevanti per la presenza di insetti come blatte e mosche, come pure di roditori. I miasmi provenienti dai rifiuti e dagli escrementi rendono l'aria irrespirabile. I rifiuti impediscono il transito sul marciapiede dei pedoni ed occupano anche gli scivoli per i disabili, per cui I portatori di handicap trasportati su carrozzine o i passeggini con i bambini sono costretti a transitare sul piano stradale mettendo a rischio l'incolumità personale. Tale situazione indegna per una città civile perdura da oltre un anno”, aveva puntualizzato il professionista.
Zone Transition
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“Ma a nulla sono valse le segnalazioni e gli esposti alle autorità competenti. Mi auguro che la notizia diffusa tramite la vostra testata faccia riflettere le autorità competenti e induca le stesse a porre rimedio allo stato di degrado in cui siamo costretti”.