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Il Coordinamento delle associazioni e dei cittadini per la rinascita della città di Foggia non chiude il sipario sui lavori al Parco urbano Campi Diomedei, sollevato il 12 aprile scorso. “I lavori, iniziati il 28 febbraio 2018 – rimarcano con una nota - dovevano essere terminati e consegnati al Comune in 14 mesi, cioè il 6 aprile 2019. Per un intervento della Soprintendenza APAB, il nuovo termine di ultimazione lavori fu spostato al 4 giugno 2021. A luglio 2021 si insediarono i Commissari straordinari ma i lavori non sono ancora terminati”. E non finisce qui.
“Ai primi giorni di maggio 2022 – rincarano dal Coordinamento - qualcuno ha provveduto a falciare la sterpaglia nel frattempo formatasi nella zona del Parco Urbano ma, dopo un nostro intervento pubblico, il titolare dell’ATS Montemaggiore, che con la cooperativa Deltambiente di Ravenna e la Habitat srl, opera nei Campi, ha smentito che fossero ripresi i lavori alla fine di aprile. Ora forse sono davvero ripresi i lavori, non ci sono più rinvii né a causa di ricorsi, né della pandemia né della Soprintendenza APAB - aggiungono ancora - se è vero che è comparso il cartello in cui vengono indicati il responsabile del procedimento (ing. F. P. Affatato), i responsabili della progettazione definitiva, i responsabili del progetto integrato, l’ufficio di Direzione lavori, il coordinatore della sicurezza, il direttore tecnico di cantiere, i responsabili per la prevenzione, l’importo del contratto di Euro 4.756.791,41, la data di consegna lavori: 16.02.2018 e la data di inizio lavori 28.02.2018, non è però indicata la data di ultimazione dei lavori”. In realtà la vera cosa strana sta nel fatto che proprio tra venerdì sera e sabato mattina, uno dei due cartelli affissi al cantiere è stato “sdradicato” e portato via.
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“Probabilmente la nota diffusa a mezzo stampa dal nostro Coordinamento ha creato qualche fastidio - dice a l’Attacco l’ingegnere Marco Nicastro – qualche cittadino che nei giorni scorsa ha letto sui media locali la nostra notizia sui cartelli ci ha poi chiamati per comunicarci che non avevano visto alcun cartello affisso. Così giunti sul posto sabato mattina ci siamo accorti che il cartello era stato opportunatamente rimosso. Da chi o perché non lo sappiamo. Sta di fatto che il cartello non c’è più”.
A sparire quello su via Marina Mazzei, la strada che fronteggia la villa comunale e che porta al Teatro Mediterraneo. “I due cartelli inseriti sono previsti per legge data l’area molto estesa del cantiere – precisa l’ingegnere – un cartello che dà la possibilità agli organi di controllo cantieristici di sapere, prima di accedervi, che tipo di lavori si stanno eseguendo, chi è il responsabile, chi sono i progettisti e chi le aziende”.
In pessime condizioni anche l’altra insegna, quella sito su viale Fortore. “Credo che per questo il maltempo abbia giocato a sfavore. Qui, infatti, non si vedono strappi. A noi, però, non interessa la regolarità dei lavori – sottolinea Nicastro – questo è un compito che spetta ad altri. Però siamo tenuti a dare risposte ai tanti cittadini che ci chiamano e ci sollecitano sulla possibile data di chiusura dei lavori”.
Di fatto, al di là della presenza o meno del cartello, la domanda è: quando finiranno i lavori di sistemazione dei Campi Diomedei?
Zone Transition
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“Quanto ancora dovranno attendere i cittadini? - ammoniscono dal Coordinamento - abbiamo o no il diritto di sapere quando saranno portati a termine i lavori di questo progetto avviato dal dicembre 2008 (14 anni fa) con un concorso internazionale vinto nel 2012 (10 anni fa) dal gruppo capitanato dal prof. Pitzalis, su suoli ceduti dalla Regione Puglia al Comune di Foggia il 19 dicembre 2015 (7 anni fa), con lavori iniziati il 28 febbraio 2018 (4 anni e 9 mesi fa) e mai portati a termine”? Forse la data di ultimazione lavori era stata lasciata volutamente in bianco perché i lavori non finiranno mai? Ma non è per caso obbligatoria sul cartello di cantiere? Perché le domande dei cittadini non trovano mai risposta?”.
