L’universo dell’associazionismo foggiano serra i ranghi. E lo fa con la prima assemblea pubblica di comunità (patrocinata dall’Aics di Foggia) che si terrà proprio oggi, alle ore 17.30, presso la Biblioteca regionale la Magna Capitana. Si tratta del preludio alla più grande prova di maturità che il Terzo settore del capoluogo dauno possa esprimere. L’obiettivo, a partire da qui, risiede anche in un auspicabile riconoscimento istituzionale per la costituzione della Consulta comunale delle associazioni.
E’ ben nutrito il direttivo che lancerà “un percorso inclusivo”, assicurano gli organizzatori, verso realtà associative e liberi cittadini. Si parte da 13 associazioni, attraverso i rispettivi delegati. “Un gruppo che sorprenderà per la sua composizione, probabilmente per alcuni inimmaginabile”.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
Ciò che si sa è che saranno scientificamente contemplati tutti i campi dell’associazionismo, che lavoreranno attraverso tavoli di settore: sport, arte, cultura, sociale, disabilità, solo per citarne alcuni.
Ancora bocche cucite, però, sul complesso di nomi della piattaforma iniziale. L’intento è mantenere alta la curiosità e riservare la giusta importanza alla presentazione ufficiale. Una presentazione attraverso la quale si raccoglieranno, inoltre, le adesioni di tutti coloro che vorranno entrare a far parte di questo nuovo percorso del Terzo settore cittadino.
Per poi destinare ad un prossimo momento assembleare la redazione del regolamento e il corpo giuridico del movimento, che presto diventerà una macro associazione di promozione sociale, il cui nome, tenendo ben a mente l’obiettivo ultimo, giocherà proprio sul termine “consulta”.
L’associazionismo cittadino si prepara alle sfide della Riforma del Terzo settore (attraverso il Runts) e delle recenti Politiche sociali nazionali e regionali, che sollecitano ad un nuovo protagonismo - mai così fondamentale quanto in era pandemica - delle associazioni. Un protagonismo che d’ora in avanti dovrà essere inteso sempre più in termini di co-progettazione con le pubbliche amministrazioni.
Ne tengano conto anche a Palazzo di Città, la cui attuale gestione commissariale ha incassato, in questi mesi, il parere negativo del mondo della cittadinanza attiva, che lamenta un’impostazione ragionieristica fondata su ascolto, sensibilità e collaborazione quanto mai scarsi nei confronti di istanze e vertenze del Terzo settore. Anche in risposta a ciò l’associazionismo foggiano punta a strutturarsi per instaurare una più proficua interlocuzione con il Comune di Foggia.
L’obiettivo di quest’armata sociale è arrivare ad incidere da subito sul territorio, nel segno di trasparenza e operatività che passino attraverso una aps regolarmente iscritta al Registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). L’idea nasce in tempi pre-pandemici ma la sua attuazione, ora, assume un significato ancor più preciso e lancia ai commissari un segnale chiaro della forza e dell’autorevolezza che l’associazionismo cittadino può e vuole esprimere. Nonostante la critica resti, l’atteggiamento della super aps in nuce è costruttivo.
“L’Aics – spiega Cesare Gaudiano, che ne è responsabile provinciale - si è fatta solo promotrice di un percorso che prescinderà dal suo circuito di affiliazione e che vuole coinvolgere quante più associazioni e cittadini. Il civismo deve essere di tutti. Per questo creeremo una aps di tipo ‘orizzontale’, con momenti assembleari aperti a tutti. L'adesione sarà gratuita, almeno per il momento, e fino a che non saremo ben strutturati. Inizialmente andremo avanti con le risorse delle prime associazioni aderenti all’iniziativa. Preciso, inoltre, a scanso di equivoci – continua Gaudiano -, che non saremo un’associazione di servizio come il Csv. Perché il Csv fa un lavoro prezioso ed è l'unica realtà sul territorio preposta a fornire servizi alle associazioni. Noi, invece, nasciamo nel segno di proposte e progetti. Faremo tutte le cose in ordine, in linea con i canoni di legge previsti dalla Riforma del Terzo settore. Stileremo un regolamento che guarderà all'orizzonte della Consulta comunale delle associazioni. Ne proporremo l'adozione ai commissari del Comune di Foggia. In caso di diniego, la forma giuridica di aps ci permetterà di essere comunque operativi da subito: per partecipare, cioè, ai bandi di finanziamenti pubblici, che potranno consentire una solida gestione finanziaria dell’associazione. L'associazionismo – sottolinea Gaudiano - sta cambiando parecchio. Necessita stare al passo con i tempi e con le norme. D’altro canto, però, le associazioni hanno bisogno di riconoscimenti reali dalla pubblica amministrazione. Lo Stato deve essere un po' più presente in termini di collaborazione e supporto. Basti pensare al tema dell'Iva in deroga e all’impossibilità, a tutt’oggi, di entrare nel Registro delle imprese della Camera di Commercio. Questi, che sembrano tecnicismi, sono invece temi estremamente importanti per la sussistenza del mondo associativo. Anche di ciò ci faremo portavoci”.
Una rete, quella della nascente aps, pensata in stile ‘glocal’.
“Il direttivo è individuato in 13 referenti d’esperienza di altrettante associazioni. Abbiamo cercato di essere il più trasversali possibile – evidenzia il responsabile di Aics Foggia -. Su questo siamo stati precisi, per poter dare risposte concrete dall’inizio. L’intento è dare autorevolezza al Terzo settore cittadino nell'interlocuzione con la pubblica amministrazione, anche alla luce di recenti spiacevoli accadimenti. Lo spirito polemico non mi appartiene – precisa Gaudiano - ma non si può non ricordare ciò che è successo ad “I Fun”, che non ha potuto partecipare, a causa di un mancato patrocinio del Comune di Foggia, ad un bando i cui finanziamenti sarebbero stati importanti per tanti ragazzi fragili del nostro territorio. Una cosa molto grave anche dal punto di vista mediatico. Il rinnovamento culturale e la legalità devono ripartire dall'attenzione istituzionale per la bellezza rappresentata dal civismo, che a Foggia è notevole: possiamo vantare tra i più alti tassi in Italia di partecipazione al volontariato”.
Tra i primi obiettivi della nuova aps la valorizzazione degli spazi aggregativi presenti in città e la ricerca di nuovi: “Servono a non disperdere le energie – spiega Gaudiano -. E tolgono i ragazzi dalla strada. Non solo i luoghi associativi, ma anche le strutture sportive. Le istituzioni devono mettere a disposizione delle associazioni nuovi spazi di condivisione. E’ fondamentale per la sopravvivenza stessa del Terzo settore”.
Tra i promotori anche Antonio de Sabato, ex consigliere comunale e presidente dell’associazione “Possibili Scenari – Uniti da Foggia”, che, tra le altre cose, lavora al tema della mobilità sostenibile, delle zone 30 e del living street, adoperandosi pure affinché il capoluogo dauno possa diventare una delle future Capitali del Libro. “Il progetto che presentiamo oggi – spiega – è un’esigenza caldeggiata dai presidenti delle varie associazioni coinvolte. Abbiamo spesso constatato che le tante energie di questa città non riescono a fare sistema. La Consulta comunale delle associazioni, invece, può essere importante per la propulsione dell’azione amministrativa. L’idea è nata già da un po’ ma crediamo che in questo tempo sospeso di commissariamento si siano create ulteriori condizioni per rigenerare il senso di una comunità che annovera 3500 realtà associative. Vogliamo dimostrare ai commissari che l’associazionismo cittadino non solo è attivo e propositivo ma è organizzato e può essere ascoltato. Non siamo solo portatori di bisogni, ma di visioni. Svilupperemo una ‘protesta esigente’, scevra da sterili polemiche. Lanceremo segnali di comunità che sarà difficile ignorare. I commissari dovranno dall’atteggiamento di preclusione avuto finora. Agire con il patrocinio dell’Aics – conclude de Sabato - significa partire da un nucleo solido e molto variegato”.
Zone Transition
Zone Transition
Molto attivo nella promozione del progetto pure Andrea Castriotta, presidente di So’Bellicos, associazione che ha un anno di vita e che può già vantare un’ampia rete di rapporti anche istituzionali, con cui attua l’iniziativa green “Stappiamo Foggia”. “Per la futura Consulta comunale delle associazioni mi sto tenendo in contatto con gli amici di San Severo, che lì sono riusciti ad attuarla grazie al supporto di amministrazioni sensibili. La Consulta della città dei campanili ora può vantare oltre 50 realtà associ0ative e progetti condivisi di sviluppo territoriale. A Foggia c’è da fare lo stesso”.