Finiti i tempi mesti del Covid e delle restrizioni collegate il ristorante Samì, situato nel quartiere fieristico di Foggia, si gode i propri successi. Si registra assai spesso il pienone tra cene gourmet, feste in maschera e dj set. Ma il ristorante di Andrea e Milena Montepeloso è richiestissimo anche per feste di compleanno, come i diciottesimi, per i quali occorre prenotarsi con diversi mesi di anticipo. Il ricco reportage fotografico sulla pagina Facebook del Samì mostra come il luogo sia diventato uno dei centri della movida del capoluogo daunio.
La decisione dei Montepeloso di insediarsi negli spazi della Fiera fu annunciata con grande soddisfazione dall’ente pubblico nel 2020. “Dopo una lunga e proficua trattativa è stato siglato il passaggio di mano del Ristorante in Fiera da Antonello Florio ad Andrea Montepeloso, assistiti rispettivamente dagli avvocati Massimiliano Cristino e Luigi Maida”, disse l’ente che, “con l’assistenza dell’avvocato Antonio Casiere, è felice di annunciare la firma del contratto, avvenuto pochi giorni fa nella Sala Consiglio”.
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“Anche a nome del segretario generale Raimondo Ursitti”, disse il commissario straordinario Massimiliano Arena, “mi sento in dovere di esprimere un sincero ed affettuoso ringraziamento ad Antonello Florio, per l’immenso sforzo economico e personale profuso in questi anni nel Ristorante in Fiera. Diamo il benvenuto ad Andrea Montepeloso, che ci ha convinti grazie alla sua determinazione e al suo desiderio di rilanciare presto e bene un gioiello storico della ristorazione foggiana”.
Ma qualcosa non sarebbe andato come sperato dall’ente. Stando a indiscrezioni trapelate a l’Attacco da autorevoli beninformati, la locazione dello spazio che ospita il ristorante Samì non risulta regolarmente pagata, un fatto inspiegabile specie alla luce della critica situazione economico-finanziaria dell’ente Fiera, provatissimo dal declino della sua storia recente, dalla crisi generali degli ultimi anni per il comparto fieristico e dall’azzeramento delle attività in tempo di Covid. Sempre a detta dei beninformati la governance dell’ente avrebbe manifestato già tempo fa l’intenzione di aprire un contenzioso per mettere fine ai presunti, mancati pagamenti.
C’è infine un’ultima insinuazione che arriva da chi, dopo aver controllato sul sito dell’Agenzia delle entrate, assicura che non risulterebbe registrato il contratto di locazione tra ente Fiera e Montepeloso. Un controllo fatto ieri anche da l’Attacco: il contratto effettivamente non vi compare. Un fatto che pare incredibile visto che un contratto non registrato presso l’Agenzia delle entrate è nullo secondo la legge.
Fonti interne all’ente a l’Attacco smorzano in modo deciso i rumors, assicurando che “la questione è in via di regolarizzazione, si sta sanando” e ammettendo solo che i titolari del Samì “non sono stati regolarissimi nei pagamenti”. Stando a tali fonti interne l’ente ha tutto l’interesse a far sì che i Montepeloso restino in Fiera e a tal fine sottolineano di comprendere bene le difficoltà create dall’insediamento a fine 2020, nel pieno dell’emergenza pandemica. Quanto al contratto, sostengono in via riservata che “è stato registrato, così come d’obbligo trattandosi di un ente pubblico”. Come stanno realmente le cose?
Zone Transition
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Nel bilancio 2021 tra le “fatture da emettere” riporta proprio due crediti dell’ente Fiera verso i Montepeloso: si tratta dei canoni di locazione per novembre-dicembre 2020, pari a 6.520 euro, e dell’intera locazione dell’anno scorso (da gennaio a dicembre 2021, dunque), che vale ben 39.120 euro. Significa che l’ente Fiera dovrebbe ricevere ogni mese dalla Andrea Montepeloso srl, per la locazione degli spazi adibiti a ristorante/bar/pasticceria/gelateria, la somma di 3.260 euro.