Il certificato medico prodotto dall’avvocato di Daniela Di Donna, moglie dell’ex primo cittadino Franco Landella, ha causato l’ennesimo rinvio del processo, slittato a marzo.
La prognosi di 30 giorni è il legittimo impedimento per il quale Di Donna ha chiesto il rinvio. È dunque saltato ogni punto dei tre previsti per l’udienza odierna: lo scioglimento della riserva sulla ulteriore eccezione di inutilizzabilità delle intercettazioni, l’affidamento dell'incarico peritale al dottor Gallo e l’audizione del teste Luca Azzariti, che rappresentava l’impresa Gione spa nei rapporti col Comune per il mega appalto della pubblica illuminazione.