Alla scoperta dei piccoli borghi grazie ai treni. Rocchetta Sant’Antonio snodo dei Monti Dauni

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Spesso abbandonate all’incuria, oggi sono uno strumento importante per il cosiddetto turismo lento e sostenibile. Parliamo delle vecchie tratte ferroviarie, alcune anche ultracentenarie, prima dismesse dal traffico civile e negli ultimi tempi utilizzate per nuovi viaggi ed escursioni. Sui Monti Dauni è presente uno dei nodi cruciali di questo nuovo turismo esperienziale che ancora non ha espresso tutte le sue capacità: è la stazione di Rocchetta Sant’Antonio. Dopo due anni di stop, a causa dell’emergenza sanitaria scaturita dal Covid, il borgo foggiano è stato di nuovo interessato dall’arrivo di turisti provenienti in gran parte dalla Campania, partiti da Avellino. Un’opportunità offerta grazie all’attivismo di alcune associazioni, LiberaMente a Rocchetta e In Loco Motivi dall’Irpinia.

“Questo tipo di esperienza può essere propedeutica per la creazione di un circuito di turismo sostenibile che parte proprio dal treno – ha spiegato a l’Attacco Alessandro Gisoldi di LiberaMente –. Quindi sia sulla tratta Avellino-Rocchetta che su quella Rocchetta-Gioia del Colle possiamo sperare di creare un esempio di turismo più alla nostra portata che faccia scoprire le bellezze paesaggistiche, architettoniche e le peculiarità gastronomiche di piccole comunità come Rocchetta Sant’Antonio e di altri comuni vicini. E’ un modo nuovo di fare turismo, che può diventare sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale”.

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Chi decide di trascorrere una giornata su un treno storico di solito è chi ha voglia di evadere dal caos quotidiano della grande città ed è in cerca di tranquillità e nuovi posti da visitare. E’ un certo ceto sociale, dunque, che si avvicina a questo tipo di esperienza.

“L’iniziativa parte da un rapporto consolidato con l'associazione In Loco Motivi, un gruppo che da quasi 15 anni si occupa della ferrovia Avellino-Rocchetta – ha raccontato ancora Gisoldi –. Siccome questo tipo di iniziative sono partite già nel 2008, si è creata una sinergia tra l’associazione di Avellino e noi di LiberaMente. All'interno di questo rapporto è entrata anche l'amministrazione comunale di Rocchetta oltra a quella di Lacedonia: hanno sposato le iniziative proposte perché viene valorizzata la tratta ferroviaria”.

In precedenza era ad uso civile, poi è stata sospesa da FS e infine riattivata da qualche anno, prima alcune tratte e poi per l'intero tragitto Avellino-Rocchetta Sant'Antonio, per uso esclusivamente turistico.

L'associazione Irpina programma un calendario di iniziative che cambia e varia di settimana in settimana in modo tale da avere un panorama più variegato nelle escursioni presentate. Organizza un’agenda con vari viaggi da Avellino verso le varie stazioni presenti sulla tratta. “C'è anche Rocchetta Sant'Antonio e dopo due anni di stop a causa del Covid questa iniziativa è ripartita e quindi abbiamo accolto un centinaio di persone per visitare il borgo far assaggiare loro anche i nostri prodotti tipici”, ha spiegato Alessandro Gisoldi.

La visita nel borgo dauno è importante perché per i ferrovieri o ex ferrovieri e per chi è appassionato di questa tratta, Rocchetta è un po' come la capitale delle ferrovie ofantine. “E’ uno snodo cruciale di diverse tratte – ha confermato Gisoldi –, comprese la Rocchetta-Gioia del Colle e la Rocchetta-Foggia. In passato il paese veniva anche chiamato la Bologna del Sud perché a livello infrastrutturale la stazione è abbastanza importante”.

Proprio durante l’ultima traversata, prima di fare rientro ad Avellino, c’è stato un momento di riflessione sull’importanza strategica della stazione di Rocchetta-Lacedonia all’interno di un piano delle ferrovie turistiche, visto l’importante punto di connessione tra le due tratte per Avellino nel versante irpino e Gioia del Colle nel versante pugliese. L'idea, dunque, è di replicare questo tipo di iniziative anche in Puglia.

Zone Transition

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“E’ già presente un progetto ambizioso di valorizzazione e rinascita di quella tratta – ha evidenziato Gisoldi a l’Attacco –, tant’è vero che ci sono stati dei finanziamenti e ci sono già dei lavori in corso per portarla di nuovo in esercizio. Ovviamente, anche in questo caso si tratta di un discorso prettamente turistico. Tra l'altro in questa tratta c’è anche un progetto di una società che fa capo a Gucci, il noto marchio di moda, per un treno turistico vip: uno dei primi testimonial è stata Madonna, quest'ultima immortalata anche durante il viaggio effettuato in un treno storico. Inoltre, Vasco Rossi ha girato un videoclip musicale recentemente. Ci sono già quindi delle operazioni di marketing su quella tratta che fa capo anche a Rocchetta Sant'Antonio. Si punta, quindi, a creare un discorso di turismo lento, sostenibile, alternativo alle grandi rotte turistiche che può valorizzare le piccole realtà che si trovano su queste tratte e che hanno tanto da offrire turisti”, ha concluso Gisoldi.

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