La Finanza mette in rilievo la campagna mediatica possa in essere già da fine 2022 da Salvemini contro l’amministrazione Rotice, culminata nella conferenza stampa su Engie del 2 febbraio 2023, dopo la revoca delle deleghe assessorili avvenuta il 23 gennaio. Che Salvemini spingesse per Engie è apparso chiaro agli inquirenti specie dopo l’ascolto della conversazione dell’allora assessore col referente locale della spa Luca Taggio, avvenuta il 24 ottobre 2022. Salvemini chiese al foggiano Taggio di “fare quella attività” presso la sala consiliare (installazione di prese usb e spine alle postazioni occupate dai membri del consiglio) entro il 27 ottobre 2022, poiché si sarebbe tenuta una seduta di consiglio in cui sarebbe stata presentata al Comune di Manfredonia la proposta del project finacing di Engie Servizi spa. “Al consiglio gli facciamo presente...guardate quello che avete sotto i banchi…quella è opera di Engie...hai capito?”, disse l’assessore. Stesso contenuto nell’intercettazione tra Taggio e l’allora dirigente dell’ufficio tecnico Giuseppe Di Tullo (apparso molto vicino a Salvemini e non a caso oggi caduto in disgrazia presso la commissaria prefettizia Grandolfo). Poi, i due interlocutori discussero dell'incontro che il dirigente sosteneva di aver tenuto con i gruppi consiliari in cui gli avrebbero chiesto delle cose, aggiungendo a Taggio “…e poi dobbiamo parlare...poi dobbiamo parlare un poco…che poi dobbiamo fare qualcosa…che dobbiamo tenerli contenti”.
Le minacce di vendetta
Il 14 novembre 2022 Salvemini fu intercettato mentre parlava telefonicamente con l’ex consigliere comunale M5S Massimiliano Ritucci (legato all’ex parlamentare Antonio Tasso e referente dell’associazione Agiamo). Gli raccontò di aver interrotto qualsiasi comunicazione col sindaco Rotice per via del suo atteggiamento contro il “Guarda che luna” e contro l’affidamento dell'appalto ad Engie Servizi spa. “Io col sindaco ormai non mi parlo proprio più! Cioè io non mi sto prestando a quel suo ehm...patto diciamo a dare...fare...a dare seguito a quel patto che lui ha sottoscritto con la Prefettura…non nasce solo dalla questione del “Guarda che luna…poi a questa si è aggiunta anche la questione di Engie…”.
Successivamente, Salvemini arrivò ad affermare minacciosamente ritorsioni nei confronti del sindaco e della dirigente del Settore urbanistica Rosa Tedeschi. “Forza Italia ha chiesto esplicitamente di togliermi la delega! Oggi è 14 novembre, se mi toglie la delega...lo rovino! Ma lo rovino...cioè, quello che ho fatto a Riccardi”, il riferimento all’ex sindaco, “sarà nulla confronto a quello che gli farò perché qua ho elementi a supporto! Qua ho delle cose gravissime nelle mani…Intanto cominciamo a dare botte alla Tedeschi”.
Carousel Banner 1
Carousel Banner 1
Carousel Banner 2
Carousel Banner 2
La ritorsione
Il 25 gennaio 2023 Salvemini fu intercettato mentre chiedeva ad un collega avvocato di spedire due lettere anonime da lui preparate contro Rotice. Mentre il 27 febbraio 2023 le cimici del suo studio legale registrarono la conversazione con l’amico e sponsor elettorale Michele Romito, durante la quale l’avvocato accennò a una serie di lettere fatte (“…che quello...ma devi vedere adesso che arrivano tutte le lettere che stiamo facendo!”), da intendersi secondo gli inquirenti come esposti già trasmessi alle autorità, e di un'altra che avrebbe preparato e trasmesso a stretto giro sulla base di “uno schema” fornitogli da Romito (Salvemini: “Devono morire, devono morire tutti quanti, hanno toccato a me, devono morire tutti quanti! Adesso...adesso esce (incomprensibile) fammi uno schema dimmi cosa posso scrivere, poi l'aggiusto io! Ce la vado a fare domani mattina! Quei quattro scemi! Quella faccia di scemo!”).
L’odio contro l’Attacco
Sono già note le intercettazioni da cui trapela come i Romito e i Fatone avessero sostenuto elettoralmente Salvemini e Rotice. In una delle conversazioni che confermano il rapporto stretto con Michele Fatone, l’ex assessore suggerì con un messaggio audio di inoltrare la lettera preparata dal dipendente ASE contro l’amministratore unico Rossi agli organi di stampa per “accendere un pochettino più gli animi”. Il 24 giugno 2022 Salvemini (che già nell’ordinanza cautelare di “Giù le mani” è emerso come autore della frase “quella morirà” parlando della giornalista de l’Attacco con Michele Romito) si rese protagonista di un’ulteriore becera minaccia: dopo aver ricevuto in chat da Fatone le foto dell'articolo de l'Attacco “ASE, un'altra picconata contro Rossi: lettera dell'ex ras Fatone al Comune. Oggi l'assemblea dei soci”, che trattava proprio la vicenda della lettera scritta dal dipendente pregiudicato, manifestò solidarietà all’uomo spronandolo a querelare e dicendo “a questa prostituta che scrive non la considerare…è una frustrata di merda”.
ASE
In quello stesso 24 giugno 2022, di fronte a Michele Fatone che lamentava telefonicamente l’esclusione dal nuovo piano organico, chiedendogli che trasmettesse un messaggio al sindaco, Salvemini dapprima garantì in tal senso e poi confermò il proprio apporto. “Michele...io devo sbrigare delle questioni anche personali…dopo di che...comincerà la guerra con quel porco di Giandiego Gatta…e vedrò di incominciare ad inserirmi anche io...un pochettino a dare una mano per questa questione dell’ASE”. Salvemini manifestava il proprio interesse ad avere la gestione della spa. A settembre 2022 disse a Fatone: “Devo fare una proposta al sindaco...mi devi dare l'ASE...adesso mi faccio...adesso devo andare dal sindaco e gli dico che mi devi dare l'ASE”. In un’altra conversazione Salvemini ribadì nei confronti dei Fatone “sono io il vostro protettore” e il ruolo di interlocutore privilegiato con Romito, anche per via del sostegno politico.
Zone Transition
Zone Transition
Lo spostamento di voti
Dalle carte dell’inchiesta trapela come all’ambiziosissimo Salvemini l’ex consigliere comunale meloniano Adriano Carbone (condannato in primo grado a seguito dell’operazione antimafia Omnia Nostra) propose di rilanciarsi in Fratelli d’Italia. Ma c’è anche dell’altro: il 13 settembre 2022, alla vigilia delle elezioni politiche del 25, Salvemini parlando coi fratelli Fatone fornì loro una esplicita indicazione di voto per il candidato Pd Raffaele Piemontese, più in linea con la prospettiva di candidatura alla Regione. “Lì c'è quel pezzo di merda di Giandiego che…che si fa meraviglia che io non lo sto appoggiando...se voti la Meloni voti a lui...l'unico che può metterlo in culo dobbiamo votare Piemontese...che io poi devo ragionare con Piemontese…io devo dire io voglio andare là…ti sto dicendo se voti a Tasso il voto va a Gatta…noi dobbiamo votare a Piemontese che io devo ragionare...io devo ragionare con quelli…io devo ragionare dopo alla Regione è inutile quello mi ha già promesso che lui deve far andare il figlio di Basta alla Regione dopo...se lui va a Roma...sì noi stiamo a guardare a te mongoloide”. Per gli inquirenti conferma la “capacità di Salvemini di indirizzare a proprio piacimento i consensi politici degli interlocutori, con le promesse di risolvere le loro problematiche”.