Stamattina all’Ippodromo militare di Roma si è svolta la cerimonia militare per il 163° anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del Ministro della Difesa Guido Crosetto, del sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Generale di Corpo d'Armata Carmine Masiello e di altre autorità civili, militari e religiose.
Durante la cerimonia che ha offerto vari momenti e occasioni di apprezzamento delle attività svolte, dinanzi alla Bandiera di Guerra dell’Esercito e a tutti i reparti schierati, è stata conferita la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito al 21° Reggimento Artiglieria terrestre “Trieste” di Foggia, alla presenza del suo comandante, il colonnello Virginio Cameli.
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Questa la motivazione del riconoscimento: “Sulla via dell’esempio tracciata da generazioni di Artiglieri, operando con silente e imperitura dedizione, ha offerto, nel corso degli anni, innumerevoli contributi in tutti gli impegni operativi esteri e nazionali della Forza Armata, fornendo cristallina prova di esemplare perizia. Conscio del proprio ruolo, il 21° Reggimento Artiglieria Terrestre è stato impiegato in diversi teatri operativi esteri, garantendo sempre una eccezionale cornice di sicurezza alla popolazione, alle istituzioni locali e a tutte le organizzazioni internazionali presenti nei territori controllati, ponendosi quale fulgido esempio di unità coesa e fortemente motivata”.
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“Inoltre, in ambito nazionale, nel corso dell’operazione Strade Sicure in cui è stato impiegato, nelle attività di presidio a siti fissi e obiettivi sensibili dislocati in Calabria, gli uomini e le donne del Reparto hanno offerto esemplare prova della propria fedeltà a quei principi di generosità e onore, propri della Artiglieria, operando con costante abnegazione, altissimo senso del dovere e incondizionato spirito di sacrificio. Mirabile interprete dei compiti affidati, sorretto da incrollabile fede all’Istituzione, ha contribuito a elevare il lustro dell’Esercito al cospetto della Nazione”.