La Polizia di Stato di Foggia, al termine delle indagini coordinate e dirette dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere
emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Foggia sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti durante la fase delle indagini preliminari, nei confronti di tre persone, indagate per i reati di violenza sessuale e cessione di sostanza stupefacente aggravata.
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Secondo gli elementi raccolti dai poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di Cerignola, in attesa del successivo vaglio dell’autorità giudiziaria, lo scorso mese di ottobre uno dei giovani maggiorenni dopo aver conosciuto la vittima, 13enne, su una piattaforma social l’avrebbe invitata presso un box, situato nella periferia di Cerignola dove si sarebbe consumata la violenza di gruppo.
Secondo la ricostruzione effettuata, infatti, dopo aver offerto alla ragazzina sostanza stupefacente, i tre giovani l’avrebbero obbligata, con violenza e minaccia, a subire rapporti sessuali approfittando della sua condizione di inferiorità psichica e fisica determinata dall’età, dalla compresenza di tre uomini, dalla posizione isolata del box in cui sono avvenuti i fatti, dallo stato di alterazione dovuto all’uso di droga che le era stata offerta.
La vicenda ebbe una eco sui media nazionali, tanto che in città arrivò anche una troupe della Rai della trasmissione 'Ore 14'. La giornalista fu minacciata da un soggetto.
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“E’ doveroso rappresentare che gli indagati di questa vicenda non possono essere considerati colpevoli sino a passaggio in giudicato della sentenza di condanna e che la loro posizione giuridica sarà oggetto di vaglio dell’autorità giudiziaria nel contradditorio tra le parti”, si legge in una nota della Questura di Foggia.