La giudice per le udienze preliminari (gup) del Tribunale di Lecce Giulia Proto ha condannato alla pena di 9 anni e 9 mesi di reclusione l'ex giudice per le indagini preliminari (gip) del Tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis e l'ex avvocato penalista di Bari Giancarlo Chiariello per quattro presunti episodi di corruzione in atti giudiziari, relativi a tangenti in cambio di scarcerazioni.
Le pene inflitte con rito abbreviato sono state più elevate delle richieste della Procura (8 anni e 9 mesi di reclusione per De Benedictis, 8 anni e 5 mesi per Chiariello).
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Entrambi sono stati assolti “perché il fatto non sussiste” da una ulteriore accusa di corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio.
Inflitti 4 anni ad Alberto Chiariello (figlio di Giancarlo), assolta la collega Marianna Casadibari. Il giudice ha poi inflitto 3 anni e 8 mesi al viestano Danilo Pietro Della Malva, oggi collaboratore di giustizia che avrebbe ottenuto una “scarcerazione facile” proprio da De Benedictis.
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Assolti il carabiniere Nicola Soriano e i due foggiani, l’avvocato Michele Pio Gianquitto (come già chiesto dalla Procura di Lecce) e l’imprenditore agricolo Antonio Ippedico, entrambi coinvolti nel blitz antimafia “Grande Carro”. Infine, è stato assolto anche il terlizzese Roberto Dello Russo.