Centrodestra sempre più in tilt a meno di un mese dalle elezioni provinciali di secondo livello che il 29 gennaio decreteranno il nuovo presidente di Palazzo Dogana. Le guerre interne alla disgregata coalizione sono tali che sembra si stia lavorando per far vincere (ancora più agevolmente) il candidato di centrosinistra e M5S, ovvero il Sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti.
Manca ormai pochissimo alla scadenza dei termini per il deposito delle candidature: dovrà avvenire nei giorni 8 e 9 gennaio, vale a dire tra domenica e lunedì prossimi. Ad aver diritto al voto sono 783 amministratori comunali, di cui 724 consiglieri e 59 sindaci.
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Questo significa che le autenticazioni delle sottoscrizioni per la presentazione della candidatura a presidente della Provincia dovranno essere non inferiori al numero di 118 (pari al 15% del corpo elettorale).
Ebbene, la fronda degli anti-Gatta formata dalla Lega e dal duo Antonio Potenza e Paolo Dell’Erba sta raccogliendo le firme per il proprio candidato, che resta al momento ignoto.
Stando ai beninformati si sarebbe arrivati a oltre 80 firme. Il primo scoglio da superare è questo e non è scontato riuscirvi, visto che Nicola Gatta ha fatto piazza pulita in termini di sottoscrizioni muovendosi ben prima. Peraltro, non è così semplice chiedere ad un sindaco o consigliere comunale di fare una sottoscrizione senza garanzie di successo.
I due rivali hanno ben altre armi e cordoni della borsa in mano: da un lato, con Nobiletti, c’è il dem Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione; dall’altro c’è Gatta, colui che dal 2018 amministra la Provincia (un ente che sarà cruciale nella gestione dei fondi del PNRR e non solo di quelli).
Ieri si è tenuta l’ennesima riunione tra il leghista Raimondo Ursitti, i sindaci di Manfredonia e Lesina Gianni Rotice e Primiano Di Mauro, il sindaco apricenese Potenza (a far le veci anche del consigliere regionale Dell’Erba, in settimana bianca).
I rumors della vigilia indicavano la possibile presenza a tale riunione anche di due sindaci civici legati ad Emiliano e Piemontese quali Michele Sementino di Vico del Gargano (che però guida un’amministrazione di centrodestra) e Giuseppe Pitta di Lucera (uomo forte di Rosario Cusmai).
Due primi cittadini nient’affatto felici di dover sostenere Nobiletti, il primo perché avrebbe preferito di gran lunga il montanaro piddino Pierpaolo d’Arienzo (col quale ha una sintonia ben maggiore) e il secondo perché avrebbe dovuto essere lui il candidato presidente, in quota ai civici emilianisti. Ma ieri non s’è visto nessuno dei due.
Non che siano più felici nel centrosinistra che governa a San Nicandro Garganico e Cerignola, dove i sindaci Matteo Vocale e Francesco Bonito voteranno (dicono) Nobiletti per puro spirito di servizio dopo che i loro nomi non sono stati affatto considerati da Emiliano.
Nella riunione di ieri a Foggia, si è deciso di andare avanti con la candidatura del lesinese Di Mauro ma non è detto che alla fine sarà davvero lui a sfidare Gatta e Nobiletti.
“Rotice deve pensare ai problemi che gli provocherebbe in maggioranza la rottura con Giandiego Gatta”, commentano fonti interne allo schieramento riferendosi alla evidentissima crisi del rapporto tra il sindaco sipontino e colui che ne era stato un anno fa il principale sponsor politico, il deputato di Forza Italia.
Così stando le cose, per Di Mauro arriverebbero voti da Apricena, Lesina e Manfredonia, ma nella consapevolezza che gli eletti di Forza Italia e Fratelli d’Italia voteranno quasi certamente in linea coi rispettivi partiti.
Come ha già preannunciato a Manfredonia l’avvocato Michelangelo Basta, padre del vicesindaco azzurro Giuseppe, garantendo il proprio sostegno a Nicola Gatta. Forza Italia è il primo gruppo in Comune, con 7 eletti tutti legati a Giandiego Gatta. Sono 7 anche i consiglieri civici di Rotice, mentre Carbone è ex FdI. In giunta, tranno due forzisti e una meloniana, siedono civici. Quanto a Primiano Di Mauro condusse a Lesina la campagna elettorale da candidato sindaco come civico e non come salviniano.
Quel che è certo è che l’obiettivo finale (non dichiarato) è far perdere Gatta e che le macchine elettorali, come Potenza, puntano a contarsi e mostrare platealmente al presidente uscente e al centrodestra quanti voti sono in grado di spostare a loro sfavore.
Non mancano le insinuazioni velenose, come quelle di accordi sottobanco con Emiliano e con Nobiletti (che stando ad alcune fonti avrebbe incontrato giorni fa lo stesso Potenza).
Come pure i rumors parlano del possibile soccorso dei civici emilianisti per far raggiungere le 118 sottoscrizioni: un aiuto, se fosse vero, totalmente interessato.
Zone Transition
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Intanto nel fronte giallorosso l’incontro finale con Emiliano del 31 dicembre scorso, che ha ufficializzato la scelta di Nobiletti, ha provocato le stizzite reazioni di Articolo Uno e dei Socialisti. Entrambe le formazioni si sono lamentate per il mancato invito e, se la prima ha annunciato che non voterà per il viestano, Michele Santarelli - segretario della Federazione PSI- commenta: “Noi socialisti riteniamo che la dignità del nostro partito non può e non deve essere mortificata così come accaduto. Faremo un’attenta riflessione per valutare il sostegno al sindaco di Vieste, politico stimato contro il quale non solleviamo eccezioni se non il metodo usato nella scelta da cui siamo stati clamorosamente esclusi”. “Se questo è il metodo che si intende adottare per il tavolo che porterà alla formazione della futura coalizione per le elezioni amministrative di Foggia, le condizioni politiche sono e saranno sempre più difficili”, conclude.