Sui Monti Dauni fervono già da settimane i preparativi nei quattro Comuni che andranno al voto il prossimo 12 giugno per rinnovare i rispettivi Consigli ed eleggere i nuovi sindaci per i prossimi cinque anni.
Dalla presentazione delle liste di sabato mattina emerge già la conferma che almeno un paio non torneranno a essere tali, visto che Antonio Del Priore a Castelluccio dei Sauri è arrivato al limite massimo dei quattro mandati consecutivi, e quindi lascia la carica detenuta ininterrottamente dal 2006 per continuare la sua attività politica da eventuale consigliere.
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La stessa cosa vale per Tommaso Lecce a Orsara che corre anch’egli come consigliere comunale, ma la lista di appartenenza “Orsara 3.0” è stata ricusata dalla commissione elettorale per presunta difformità dei moduli compilati, e quindi la formazione guidata dal candidato sindaco Giuseppe Zullo, imprenditore del settore agrituristico, che sta già preparando un ricorso al Tar di urgenza.
Assieme al Sindaco uscente, nella lista presentata figurano Vittorio Cappetta, Laura Loffredo, Michela Del Priore, Rocco Frisoli, Rocco Trivisano, Roberto Anzivino, Rocco Loffredo, Nicola Terlizzi e Donato Mascolo.
In contrapposizione c’è Mario Simonelli, altra figura storica del territorio e Sindaco dal 2002 nel decennio precedente al successore Lecce. In caso di conferma dell’esclusione del suo avversario, avrebbe più che altro il problema di raggiungere il quorum del 50%+1 dei votanti. L’ex veterinario, oggi in pensione, guida la lista “Insieme per rinascere” in cui ci sono Silvia Intenzo, Chirico Andrea Staffieri, Vincenzo Cericola, Francesca Zullo, Concetta Terlizzi, Elena Mescia, Teresa Cericola, Michele Roberto Terlizzi, Luciano Sammarco e Leonardo Acquaviva.
In paese la sfida era annunciata accesa da settimane, forse mesi, considerato anche il peso specifico dei contendenti, degli schieramenti e della passione politica e civile che viene messa a servizio del borgo.
A Roseto Valfortore e a Motta Montecorvino, invece, si ripropongono i due uscenti Lucilla Parisi e Domenico Iavagnilio che dovranno vedersela con avversari di ben due liste, anche se in entrambi i casi il terzo incomodo è sostanzialmente solo di facciata, sebbene con motivazioni diverse.
A Motta è in gara una formazione contenente quasi tutti esponenti delle forze dell’ordine, situazione che ormai sta diventando fissa nei centri con meno di mille elettori iscritti al voto, mentre a Roseto il gruppo è una diretta emanazione dell’entourage del primo cittadino in carica che temeva di presentarsi da sola e quindi di dover rischiare l’invalidazionel del voto delle urne in caso di mancato raggiungimento del quorum. Invece poi ha scoperto all’ultimo minuto che avrà di fronte un avversario piuttosto particolare.
Lucilla Parisi è al vertice del Comune dal 2000 al 2010 e poi dal 2012 a oggi, ed è in pista con la lista “Uniti per cambiare” di cui fanno parte Annunziata D‘Avanzo, Antonio La Penna, Antonio Ricci, Ida Verrilli, Pompeo De Santis e Stefano Rossi.
La seconda formazione, denominata “Roseto nel cuore” è guidata da Rocco Giannini, cugino del marito del Sindaco, composta da Antonio Pietro Ciampi, Antonio Ronca, Incoronata Bruno, Lucia Russo, Mirella Basso, Rocco Tonj Moffa, Donatella Barbato e Donato Falcone.
La terza lista invece si chiama “Alternativa per Roseto Valfortore” ed è guidata da Giuseppe Del Giudice, segretario nazionale del Movimento dei Forconi, il quale si era trasferito in paese già da un paio di mesi, proveniente da Monteverde, in Irpinia, dove il soggetto politico aveva corso alle amministrative di ottobre scorso, totalizzando in tutto 20 voti. Nella lista ci sono tutti elementi molisani del Movimento, tranne il rosetano Matteo Falcone sul quale potrebbero confluire tutti i voti di opposizione e dissenso all’operato della Parisi. Gli altri componenti sono Orlando Iannotti, Ester Iannotti, Carmela Vinciguerra, Francesco Del Greco, Giovanni Di Tota, Elisa Aversano, Matteo Falcone, Romalia Palange, Carmine Iannotti e Giuliano Ricella.
A Castelluccio dei Sauri il Sindaco Antonio Del Priore lancia la candidatura del suo attuale vice Mattia Azzone, bancario e pure ex consigliere provinciale, rimanendo comunque nell'ambito della lista “Innovazione” e dopo aver guidato il Comune negli ultimi 16 16 anni. I candidati sono Marco Abazia, Annalisa Cannone, Rocchina Maria Grazia Capobianco, Giacinto Paolo Ciocia, Vita Renata Franca Vittoria Ciotti, Silvio Di Bello, Alex Di Chiara, Antonio Amedeo Di Domenico, Gaetano Di Flumeri e Stefano Grandone.
Contro Azzone ci sarà una formazione intitolata "Insieme per Castelluccio", capitanata dall'architetto del posto Giovanni Di Francesco. Fanno parte della lista Greta Affatato, Maurizio Calabrese, Giuseppe Carpinone, Marisa Carrescia, Salvatore Colotti, Luca D'Agnelli, Pasquale Di Flumeri, Salvatore Forleo, Salvatore Lavanga e Simone Pezzano.
A Motta, infine, Iavagnilio, dirigente del settore sanitario in carica da dieci anni e per altri otto dal 1994, guida la lista “Motta nel cuore” in cui concorrono Donatella Calabrese, Michele Di Iorio, Zelinda Ferrucci, Nicola Iuliani, Giovanni Massenzio, Pietro Piccirilli, Michele Sassone e Luigi Pio Savastio.
Contro di lui ci sarà l’ex suo vice Paolo Di Iorio, avvocato, il quale due mesi fa aveva fatto esplodere la contesa politica dimettendosi dalla carica di amministratore in aperto contrasto con la condotta politica del Sindaco, accusato di “scarso coinvolgimento e prese di posizione unilaterali, in spregio ai principi di democrazia e trasparenza, oltre alla scarsa propensione a risolvere i problemi della collettività”.
Insomma, ci sono tutte le premesse per una competizione aspra, e nella sua lista denominata “Rinascita per Motta” ci sono Amalia Calabrese, Domenico D'Alesio, Vincenzo Maria De Matteis, Giovanni Di Iorio, Francesco Paolo Di Nardo, Maria Iuliani, Maria Alberta Massenzio, Roberto Tozzi
Zone Transition
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La terza formazione di “Civica per Motta”, ha come candidato sindaco Antonio Catenazzo e figurano Massimo Salandra, Maria D'Alessandro, Vincenzo Angelilli, Antonio Salvatore Guerrieri, Giuseppe Soprano, Raffaele Manupelli, Antonio Giro, Giuseppe Mastromatteo e Francesco Mazzamurro.