Un martedì mattina di leopardiana quiete dopo la tempesta considerando che i dati elettorali definitivi sono arrivati a Palazzo dei Celestini in nottata, divulgati ieri mattina e che hanno portato in giro per San Severo tra sabato, domenica e lunedì tante persone per la caccia al tesoro. Un po’ come ai tempi di “Tutto il calcio minuto per minuto”, quando non c’erano tecnologia e social con le partite che si ascoltava alla radio, in diretta, così nell’era dell’Intelligenza Artificiale si continua a vivere in modo analogico, almeno in queste circostanze, tra imperizia degli addetti ai seggi elettorali e rappresentati di lista nelle vesti di cani da guardia che contribuiscono ad allungare i tempi dello scrutinio. Certamente un lavoro complesso, meticoloso e di grande responsabilità da parte della maggioranza di presidenti, segretari e scrutatori che si scontra con atteggiamenti poco consoni a chi frequenta i seggi elettorali.
La quiete di Anna Paola Giuliani (19,43 % e 5085 voti) e Rosa Caposiena (13,36 % con voti 3.498) dopo il verdetto delle urne che ha portato al ballottaggio Angelo Masucci, per il centrosinistra, con il 43,82% che equivale a 11.471 voti, e Lidya Colangelo, per un progetto civico con la destra rappresentata da Fratelli d’Italia e Lega, al 23,39 % con 6.123 voti. I due candidati sindaci più suffragati si rimetteranno alla volontà popolare del 23 e 24 giugno, quando sulla scheda elettorale ci saranno solo due nomi. Masucci resta in pole position ma Lidya Colangelo si dimostra ancora più agguerrita e tanto dichiara, in anteprima, a l’Attacco: “Si tratta di un risultato che auspicavo e, anzi, andato anche un po' oltre le aspettative. Le mie liste civiche hanno ottenuto un buon numero di voti, considerando che c’era quella di FdI che ha fatto da traino. Abbiamo avuto pochi voti disgiunti e ciò vuol dire che tutti i nostri candidati hanno fatto un vero gioco di squadra”.
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Un semplice calcolo aritmetico, porta a dire che si sommano i voti di Colangelo, Giuliani e Caposiena, si arriva alla percentuale del 56,18 % e il centrodestra unito avrebbe vinto al primo turno: “Resto la candidata di un progetto civico ma senz’altro la spaccatura ha influito. Quindi, unite e compatte si sarebbe potuto vincere al primo turno – ha confermato Colangelo -. Ora c’è una questione di coerenza da parte dell’elettorato: se Masucci rappresenta il libro nuovo ma di una storia vecchia, ora la città può dimostrare di voler cambiare. In caso di proiezione di un futuro consiglio comunale, ci saranno tutti coloro che erano già con Miglio. Inoltre – ha esortato Colangelo – astenersi dal voto vuol dire favorire Masucci”.
Unire le forze è la parola d’ordine: “Da domani (oggi, ndr) farò il passo per dialogare con Anna Paola Giuliani e Rosa Caposiena, al netto delle questioni personali e dei pesanti attacchi ricevuti, per il bene della città – ha concluso Colangelo –. Se non facessi un passo del genere darei il segnale che anch’io mi comporterei in modo personalistico. E così non è. La politica è anche diplomazia e strategia per arrivare all’obiettivo finale: fare il bene della città. Poi, non credo che un elettore di Anna Paola o Rosa, possa votare per Masucci. Ma mi rivolgerò anche al suo elettorato perché terminata la fase del voto, comprensibile, al parente o all’amico, ora tocca decidere per il nuovo o il vecchio, riferito a chi già ha amministrato e sarà ancora lì”.
Leitmotiv ripreso da Anna Paola Giuliani: “Un risultato che premia gli sforzi fatti, considerando che era la prima volta che mi candidavo nella mia città: 5085 voti sono tanti e 565 sono voti personali. Sono serena e sarò in consiglio comunale a rappresentare chi m’ha dato fiducia”. Su eventuali accordi, queste le dichiarazioni di Anna Paola Giuliani: “Sono stata e sarò, coerente…simente, una donna di destra e gli accordi, se dovessero esserci, saranno pubblici. L’elettorato si è fidato della mia persona e così sarà ancora. Tra l’altro – ha continuato – la città c’ha regalato un buon risultato e, oggi, si decide solo su due schieramenti: centrosinistra e centrodestra. Ecco perché al ballottaggio non ho dubbi su chi votare, se non il centrodestra rappresentato da Lidya Colangelo”.
Zone Transition
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Ancora fair play su un accordo a tre, ma il tempo stringe e fra due settimane si torna in cabina elettorale: “Ora è importante avere le idee chiare e trarre insegnamenti dal passato, per tornare a dialogare e ricercare la compattezza – ha concluso Giuliani –. Sono serena e guardo avanti”. Abbiamo provato a metterci in contatto anche con Rosa Carolina Caposiena, magari non ha potuto rispondere e di lei resta questo post sui social: “Non mi sono mai tirata indietro nel momento del bisogno. In questa partita ho dovuto difendere ciò in cui credo e soprattutto me stessa dai tentativi di vedermi fuori gioco totalmente. Ho affrontato una sfida impossibile insieme agli amici che hanno condiviso i miei valori e che sapevano quanto dura sarebbe stata. E abbiamo preso due seggi. Quindi io sarò sempre seduta lì a fare il mio dovere. Chi pensava il contrario si sbagliava di grosso. Costruire due liste in 15 giorni senza l’aiuto di nessuno e aver preso comunque il 13% è un dato per me importante soprattutto perché non ho avuto il sostegno neppure dei due consiglieri regionali di Forza Italia. Cosa gravissima di cui chiederò al partito di tenerne conto. Ora è tempo di riposare e di riflettere. Non è forte chi non cade mai ma chi cade e si rialza”.