Volevano una dimostrazione di forza e l’hanno ottenuta. I civici timonati dall’infaticabile Rosario Cusmai e dal Sindaco di Lucera Giuseppe Pitta hanno fatto vedere i muscoli e riempito la platea del Cinema Teatro dell’Opera smuovendo, per Emiliano ed i suoi, una folla di quasi 350 persone in un qualsiasi venerdì sera e a pochi giorni da quest’ultima tornata elettorale che vedrà impegnati gli italiani al voto del prossimo 25 settembre. A parlare alla gente sul palco lucerino il Governatore Michele Emiliano, il vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese e le due candidate Teresa Cicolella e Valentina Lucianetti. Squadra che vince non si cambia.
Ancora una volta la sfida politica vedrà unirsi civici e Partito Democratico che già in passato giocarono bene le loro carte conquistando vittorie, a volte anche improbabili, a forza di consensi.
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“Posso essere un bravo amministratore, ma resto una carta – ha rincarato Piemontese alla platea – la giocata appartiene a voi perché queste elezioni sono state così veloci che non sono riuscito nemmeno a telefonare a tutti i sindaci del territorio”.
A richiamare l’attenzione sugli impegni elettorali ci ha pensato il primo cittadino lucerino che ha detto: “Ringrazio Piemontese e il presidente Emiliano per l’impegno e la tenacia avuta nell’ascoltarci e nell’aiutarci ad affrontare le tantissime problematiche che attanagliano una comunità. Una cosa è certa: spero che Piemontese non cancelli il mio numero una volta giunto a Roma perché sarò pronto a partire e ad andare a bussare alla sua porta. Ringrazio la gente accorsa venerdì sera, è a loro che bisognerà poi rispondere”.
Intanto nonostante l’urlo del “non me andrò mai dalla Puglia, continuerò a servire il mio territorio e a lavorare con Michele Emiliano” lanciato venerdì sera con forza alla gente dal vice presidente, all’ombra delle elezioni il tema vero resta uno: ci sarà un dopo Piemontese? Le ipotesi sono diverse. Se il numero 2 regionale riuscirà a volare verso la città capitolina da chi e come verrà sostituito? A chi verrà destinata la vice presidenza della Regione Puglia? Emiliano sceglierà tra i suoi più stretti o pescherà nella folta galassia dei civici? Ed ancora: se Piemontese dovesse perdere le elezioni? Non riuscendo a staccare un biglietto per la Capitale nemmeno col proporzionale a causa della rovinosa caduta nei sondaggi del partito di centro sinistra timonato da Enrico Letta? D’altronde, conti alla mano, stare al di sotto del 20% sul piano nazionale significa valere il 15-16% in Puglia. Con questo scenario il Pd corre il rischio di non prendere il quarto candidato nelle liste proporzionali. Se Piemontese non vola a Roma significa generale catastrofe elettorale, una Caporetto per i lettiani. In questa ipotesi, non così tanto remota, Emiliano confermerà la deroga? E quanto peserà l’asse con l’ex premier Conte?
“Avvicineremo la Puglia a Roma – rincara il Presidente – Con Raffaele porteremo in parlamento il nostro territorio, renderemo più forte la nostra Regione. La sostituzione di Raffaele con un rappresentante, possibilmente della provincia di Foggia, deve essere oggetto di un ragionamento politico identico a quello che abbiamo fatto venerdì sera”.
Una cosa è certa dal prossimo 26 settembre cambieranno tante cose, anche gli equilibri politici sono destinati ad essere modificati. Il Governatore, a seconda dell’esito della tornata, dovrà comunque prendere decisioni importanti.
Zone Transition
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“È stata una serata partecipata capace di riaccendere l’entusiasmo di tutti - commenta a l’Attacco Cusmai - un evento straordinario organizzato davvero in poche ore e a cui hanno partecipato attivisti, amici e amministratori della provincia di Foggia tra cui: Sindaco e amministratori di Lucera, Manfredonia, Ischitella, San Severo, Cerignola, Stornarella, Ordona, Orta Nova, Faeto, Panni, Casalvecchio, San Paolo, Rocchetta, Deliceto e diversi altri comuni. C’è gente che ha percorso oltre 100 km pur di non mancare all’appuntamento - conclude Rosario Cusmai - è stata la plastica testimonianza dell’amicizia, dell’affetto e della voglia di stare insieme. Di poter contribuire al risultato della nostra Capitanata”. Insomma i civici rispondono presente e vogliono contare di più. Si sentono forti e strutturati, e, non lo dicono ma lo pensano, pensano anche a più robuste responsabilità nel governo regionale.