Il centrodestra, a San Severo, in vista del rinnovo del Consiglio comunale con le elezioni dell’8 e 9 giugno - nell’attesa di ufficializzare il nome della candidata sindaca, visto che si allontana quella di un candidato sindaco, ma sempre al netto della famosa “regola” della politica, dove vale tutto e il contrario di tutto - predica unità e compattezza della coalizione. Ai nastri di partenza sembra esserci quel bipolarismo annunciato, anche se non è ancora chiaro se Alternativa Civica, con la candidata sindaca, Lidya Colangelo, possa correre come capofila di altre liste o entrare in una delle due coalizioni. Stessa situazione per Senso Civico e il movimento San Severo Siamo Noi, il “patto federativo” sottoscritto tra Francesco Sderlenga e Ciro Matarante.
In quest’ultimo caso se ne saprà di più, durante la conferenza stampa che hanno organizzato in serata, alle ore 19:00, nella sala conferenze di Palazzo Giancola, in piazza della Costituzione a San Severo. L’ufficialità dovrebbe arrivare nella settimana appena iniziata, per Rosa Caposiena, quale candidata sindaca della coalizione di centrodestra. Tanto traspare dal summit che s’è tenuto mercoledì tra i parlamentari e coordinatori regionali dei partiti: Marcello Gemmato (FdI); Roberto Marti (Lega); Mauro D’Attis (FI); Luigi Morgante (Noi Moderati); Tanino Brattoli (Udc) e Luigi De Mucci (N-Psi), che nella nota primeggia il concetto di tutela del valore dell’unità, in provincia di Foggia.
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“Ci siamo riuniti per affrontare la questione delle elezioni amministrative nei Comuni di San Severo, Torremaggiore, Manfredonia e San Giovanni Rotondo. Abbiamo condiviso l’esigenza imprescindibile di tutelare il valore dell’unità della nostra coalizione e su questi binari, con queste premesse, formuleremo nei prossimi giorni le migliori proposte politiche ai cittadini con i dirigenti provinciali e locali, i parlamentari e i consiglieri regionali della provincia di Foggia”. Ci sarà una sorta di effetto domino, appena sarà ufficializzato il primo candidato, per una sorta di “compensazione” tra i partiti, come di solito accade. Mentre non accade, di solito, l’autodeterminazione dei territori e il tutto viene deciso altrove.
A San Severo, quindi, per il centrodestra, il nome di Rosa Caposiena pare sia solo da ufficializzare, anche se restano tutti al nastro di partenza. Rumors che provengono dai vertici della politica, lasciano intendere che chi non dovesse accettare il nome della candidata o del candidato indicato, sarà fuori dai partiti. “Sui tempi dell’indicazione del candidato sindaco del centrodestra, si è dentro a ciò che furono il 31 marzo le primarie del 2019: quindi, nessun ritardo – ha detto a l’Attacco, Fabiola Florio, consigliera comunale di Direzione Italia. Poi, sempre rispetto ai tempi, se nel centrosinistra c’è solo il PD, come partito più strutturato, nel centrodestra ci sono più partiti strutturati e le decisioni richiedono tempi più dilatati ma giusti. E poi – ha continuato Florio – nel 2019, a San Severo, così come a Bari, le primarie del centrodestra si sono rivelate cavalli di Troia, con le note storie che ne segurino per i posizionamenti nel centrosinistra”.
Zone Transition
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Fabiola Florio entra nel merito: “I nomi a San Severo suono sul tavolo del centrodestra, sono tutti nomi di partiti e si sta valutando in modo ponderato quello che aggreghi tutte le forze politiche. È la politica che dirà ai partiti di fare un passo di lato, anziché dirlo alle persone – e conclude -. Personalmente, come donna di partito, a prescindere da chi sarà designato, resterò sempre nel centrodestra”.