San Severo ha scelto da chi farsi amministrare: Lidya Colangelo e la sua coalizione, 9.842 voti pari al 51,87%, rispetto ai 9.131 voti e il 48,13%. Chiaramente in attesa dell’ufficialità dei dati e della proclamazione. Ma è andato alle urne solo il 43,65% degli aventi diritto e tutte le forze politiche dovranno riflettere, sul dato dell’astensionismo pari a circa il 57%. Una vittoria, al secondo turno, non solo fatta di numeri (711 i voti di differenza) perché maturata in un contesto in cui lei e la sua squadra - compresa quella di Anna Paola Giuliani (che al primo turno aveva ottenuto 5085 voti), con la quale avevano sottoscritto un accordo: vice sindaco e due assessorati – sapevano di dover trovare le energie necessarie per poter rincorre Angelo Masucci e la corazzata delle sette liste del campo largo (visto anche a Torremaggiore, ma con un risultato diverso) - le hanno trovate in sole due settimane, come un velocista nei cento metri che sa di dover partite bene già dai blocchi di partenza.
Le due dame sono riuscite, rispetto al competitor maschile, a convincere la comunità con un eloquio più emotivo e con argomenti più sociali, partendo dalla discontinuità con l’amministrazione precedente e con aggettivi come “nuovo” e “bello”, ma anche con il sostantivo “svolta”. Non a caso un sostantivo femminile. Altro aspetto, su cui sono arrivate al cuore di tante donne, perché sono state la maggior parte dell’elettorato è che per la prima volta nella sua storia, la Città di San Severo avrà Sindaca e vice donna: Lidya Colangelo e Anna Paola Giuliani. “Sono una donna, sono una madre, sono cristiana”, la famosa frase della premier, Giorgia Meloni, che calza a pennello con Lidya Colangelo.
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Tutto torna, visto che il progetto, partito civico, con le liste “Alternativa Civica” e “La Città che vorrei”, durante il percorso e con la spaccatura nel centrodestra e Forza Italia, aveva visto confluire Fratelli d’Italia e Lega (scesa con la lista, Prima San Severo) oltre a Insieme per San Severo (con tri-partito: Italia Viva, Azione e PRI). Un progetto partito a dicembre 2023 ma che si era manifestato a febbraio, con la conferenza stampa nel suo comitato elettorale di corso Garibaldi, alla prima uscita pubblica di colei che, all’epoca, era la candidata Sindaca, introdotta da Michele Compagnone, membro del coordinamento, che aveva presentato il resto dello stesso: Fabio e Gianni di Capua; Guido de Rossi, Anna Maria Bisceglia; Nicola Fuiano; Gianni Mazzeo; Luca Cascini; Carmine Esposto; Alessandra Spada; Giuseppe Modica e, come portavoce di Alternativa Civica, Antonio Franciosi. Ma con Fratelli d’Italia e Lega, San Severo volta pagina e avrà una giunta di centrodestra, interrompendo l’egemonia del centrosinistra che dovrà fare una profonda riflessione sul “perché” della sconfitta, considerando che al primo turno, Angelo Masucci aveva ottenuto 11.471 voti, pari al 43,82%, contro i 6.123 voti e il 23,29% di Lidya Colangelo. Ed è proprio a lui che mancano almeno 3.000 voti.
Palazzo dei Celestini potrebbe ulteriormente colorarsi di rosa, grazie al probabile ingresso in giunta della coordinatrice di Fratelli d’Italia, la pediatra Luciana De Lallo. Mentre il ruolo di vice sindaca, come detto, andrà ad Anna Paola Giuliani che spesso ha richiamato parole del suo augusto genitore, il due volte sindaco di centrodestra, Giuliano Giuliani, scomparso nel 2017. Colangelo è docente di ruolo di Lettere. Insegna Storia delle Chiese locali presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Foggia dove aveva già insegnato “Patrologia”. È assegnista di ricerca e cultrice della materia “Storia del Cristianesimo Antico” presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia con il quale collabora per ricerche e progetti. Ora le toccherà amministrare con tanta responsabilità una comunità che si presenta sempre più disarticolata e disunita, sempre più legata all’individualismo e meno all’aggregazione collettiva – non associativa -. Ecco perché, al netto dei voti, la prima prova sarà legata alla squadra, alla giunta, all’apparato esecutivo che andrà a formare nei prossimi giorni.
Zone Transition
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La disamina porta a dire, in modo oggettivo, che Lidya Colangelo non partiva con i favori del pronostico al turno di ballottaggio, pur portando in dote i voti di Anna Paola Giuliani. Sul “quid” della sconfitta, il campo largo dovrà fare una profonda riflessione, a cominciare dal leitmotiv della campagna elettorale. L’altra personalità che esce sconfitta è Rosa Caposiena e Forza Italia di San Severo, scesi in campo un po' tardi e con il treno in corsa. Solo due liste non potevano portarla al ballottaggio, anche se 3.498 voti, non sono pochi maturati nell’arco di 45 giorni di campagna elettorale e senza un vero ed energico endorsement dei vertici del partito azzurro a livello provinciale e regionale.
Questa volta, al contrario del 2019, quando la favorita era la leghista Maria Anna Bocola, ribaltò il pronostico Francesco Miglio, proseguendo con il secondo mandato. Proprio il sindaco uscente, era rimasto nella sua stanza e vissuto con distacco, magari per strategia, la campagna elettorale di Masucci. Anche se, come si dice tra i suoi più stretti collaboratori, la successione a Palazzo di Città l’avrebbe dovuta preparare almeno un anno prima o, come pare dare la percezione, non sarà certo lui l’artefice della sconfitta. Ma questo, oggi, a bocce ferme.