“Vogliamo ringraziare tutti per l’affetto e per le cure. Adesso speriamo presto di tornare nella nostra terra, a Leopoli. In fondo chiediamo solo di vivere in pace nelle nostre case”.
A parlare è Stas, giovane paziente ucraino arrivato nel mese di aprile in Casa Sollievo della Sofferenza per fuggire dalla guerra e trovare cure più efficaci per la sua malattia ormai debilitante. È scappato insieme a sua madre grazie ad un gruppo spontaneo di cittadini che, con Missione Maestro, guidati dal regista Antonio Giampaolo, hanno iniziato a portare aiuti in Ucraina con l’apporto di volontari da tutta Italia.
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Arrivato in Puglia, Stas aveva con sé una diagnosi di malattia neurologica complessa che dopo attenti studi si è rivelata una sindrome rara, da poco identificata: “Si tratta di una complessa infiammazione cronica ai tessuti cerebrali - spiegano i medici del Reparto di Neurologia di Casa Sollievo della Sofferenza - causata da anticorpi che improvvisamente ‘impazziscono’ e attaccano i tessuti sani del cervello”.
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“Nelle prossime settimane Stas sarà finalmente dimesso ‒ ha sottolineato Giuseppe d’Orsi, dal mese di maggio direttore dell’Unità di Neurologia – e grazie a questa diagnosi precisa potrà seguire terapie mirate per controllare in maniera più adeguata l’andamento clinico”.