Risalgono al 2015 alcuni dei decreti ingiuntivi disposti dal Tribunale a carico della Asl Foggia che non sono stati pagati e che hanno portato in questi giorni all’insediamento di un commissario ad acta in rappresentanza della Prefettura di Foggia per soddisfare i diritti del creditore.
Un caso che può essere definito quantomeno insolito, considerato che il debitore è un ente pubblico che sborsa ogni anno centinaia di milioni di euro per assicurare ai cittadini la dovuta assistenza sanitaria.
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La decisione è stata presa a fine maggio scorso, quando il Tar Puglia, con tre differenti provvedimenti, ha confermato l’insolvenza dell’Azienda di Capitanata e ha disposto la nomina del commissario prefettizio, chiamato a sostituirsi all’amministrazione della Asl per adempiere ai decreti ingiuntivi e che si è insediato il 23 agosto.
Risulta creditrice la banca Ifis che, si può ipotizzare, potrebbe aver acquisito i crediti da privati, nei confronti della quale la Asl aveva provveduto a corrispondere solo parte degli importi dovuti.
“Il tema che emerge da questa vicenda – il commento a l’Attacco del commissario straordinario della Asl Foggia, Antonio Nigri – lo abbiamo affrontato anche prima che arrivasse formalmente il commissario ad acta e chiama in causa una filiera di metodologia operativa che possa permettere di affrontare un problema man mano che nel corso del tempo questo emerge. Nel caso di specie, si tratta di questioni risalenti nel tempo in cui non ci sono profili di responsabilità personale, tuttavia per noi è stata l'occasione per discutere con la tecnostruttura, i cui responsabili sono stati convocati e con cui abbiamo fatto il punto affinché quello che è accaduto non possa e non debba più accadere. Occorre un'attenzione precisa su queste procedure, in modo tale da gestirle al meglio e nei tempi dovuti”.
Resta da capire se si tratti di un caso isolato o se la Asl Foggia possa trovarsi ancora in futuro a dover affrontare una situazione simile.
Zone Transition
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“Abbiamo interessato sia l'area burocratico-legale che quella economico-finanziaria – ha chiarito Nigri – per rispondere a tale domanda e dopo la pausa estiva aspettiamo una relazione puntuale sul tema in modo tale da avere a nostra volta il quadro preciso della situazione. Abbiamo definito con le varie aree coinvolte che queste tematiche si affrontano, da oggi in poi, in maniera diretta e puntuale: si monitora, si rendiconta settimana per settimana e contestualmente va chiarito puntualmente lo stato dell’arte degli eventuali ulteriori debiti e decreti ingiuntivi che non possono venire allo scoperto in questo modo. Va quindi impostato un metodo che responsabilizzi innanzitutto la tecnostruttura, Nel caso di specie per noi questo è stato un campanello di allarme perché assolutamente non vogliamo che situazioni del genere si ripetano”, ha concluso il manager.