Era prevista per il 31 dicembre la conclusione delle procedure concorsuali svolte dalla Provincia di Foggia, con la pubblicazione dei nomi
dei vincitori e delle relative graduatorie di merito.
Invece non c’è ancora l’esito per uno dei 4 concorsi che nei mesi scorsi hanno suscitato forti polemiche e contestazioni, finendo anche sugli schermi nazionali della trasmissione di Canale 5 Striscia la notizia.
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I 4 bandi di concorso, tutti per esami e per posti a tempo pieno (36 ore settimanali) e indeterminato, hanno registrato un’altissima partecipazione: 257 domande per il concorso relativo ai tre posti di istruttore direttivo tecnico, categoria giuridica D, posizione economica D1 con riserva di un posto per i volontari delle forze armate; 145 domande per il concorso per due posti di istruttore tecnico, categoria giuridica C, posizione economica C1; 604 sfidanti nel concorso per due posti di istruttore direttivo amministrativo, categoria giuridica D, posizione economica D1; infine 1.098 candidati per il concorso per tre posti di istruttore amministrativo, categoria giuridica C, posizione economica C1, con riserva di un posto per i volontari delle forze armate. In totale si tratta di 1.974 candidati per 10 posti.
A luglio scorso Palazzo Dogana decise, con delibera del presidente Nicola Gatta, di avvalersi della facoltà di modificare le modalità di svolgimento delle prove selettive, eliminando la prova preselettiva e la prova orale ed unificando l’intera procedura in una prova scritta unica, da svolgersi mediante l’utilizzo di sistemi informatici e digitali.
L’esame si è svolto presso gli spazi di Formedil, con il supporto dell’impresa barese Seletek.
Le polemiche sono sorte sia per una modalità di svolgimento ritenuta differente rispetto a quanto previsto nel bando (dalla mancata fornitura di tablet ai candidati alla idoneità rappresentata, con funzione di sbarramento, dai 4 quesiti di informatica e inglese) sia per la presenza, tra i primi classificati o comunque tra gli idonei di diversi nomi legati alla politica o alla tecnostruttura di Palazzo Dogana.
Con lo scorrimento delle graduatorie è chiaro che l’idoneità è importantissima, perché consente di essere “ripescati” da parte dello stesso ente che ha svolto il concorso o di altra amministrazione pubblica (come avvenuto nelle scorse settimane nel caso del commissariato Comune di Foggia, che ha attinto alle graduatorie di altri Comuni, come San Severo, Vieste, Monte Sant’Angelo).
Quanto al concorso per due posti di istruttore tecnico, categoria giuridica C, sono risultati vincitori i primi 2 classificati, ovvero Vittorio Cappetta e Giulia Montemorra. Il primo aveva ottenuto 30 punti, la seconda 28,16 punti. Cappetta, 26enne vicesindaco di Orsara di Puglia con delega a urbanistica e lavori pubblici, eletto di Italia in Comune (il partito capitanato in Puglia dal foggiano Rosario Cusmai), laureatosi nel 2020 in ingegneria, è considerato molto vicino all’imprenditore e avvocato Giacomo Mescia. C'è tra gli idonei di un altro concorso anche la sua fidanzata.
Il concorso per tre tecnici categoria giuridica D ha visto vincitori Giacomo La Ferrara e Daniele Gelato, già dipendenti di Palazzo Dogana. Mentre il posto riservato ai volontari delle forze armate è andato a Pasquale Morra. La procedura aveva visto 4 candidati valutati con 30 punti: oltre a Gelato e La Ferrara, Montasser Raouahi e Luigi Teta. Gelato è un trentenne ingegnere, da pochi mesi assunto dalla Provincia, inserito nella segreteria tecnica che sta lavorando al PNRR. La Ferrara lavorava presso il Comune di Monteleone e con l’articolo 110 (dunque a tempo determinato) arrivò tramite convenzione anche al Comune di Candela. Tre mesi fa ha vinto il concorso ministeriale approdando a Palazzo Dogana.
Rispetto al concorso per due amministrativi, categoria giuridica D, a vincere sono stati Rocco Quaglia e Giuseppe Giannini.
Terza in graduatoria, grazie al massimo punteggio conseguito (30) è Ilaria Mari, ex consigliera comunale a Foggia con Forza Italia, figlia del penalista Carlo e cognata del segretario provinciale di Forza Italia Raffaele di Mauro. Settima e idonea la sorella Maria Laura, valutata per la prova scritta 29,08, moglie di di Mauro.
Mancano al momento i vincitori e la graduatoria di merito della procedura più discussa, quella per amministrativi categoria C.
Ci sono stati diversi ax aequo oltre a ricorsi e richieste di annullamento della procedura. Le due sorelle Mari hanno partecipato anche a questo concorso per istruttori amministrativi categoria C, arrivando anche qui ai primi posti, con la differenza che è stata Maria Laura ad ottenere 30 mentre Ilaria ha avuto 29,25.
A prendere il massimo, 30, anche la figlia del presidente del Teatro Pubblico Pugliese e piddino Peppino D’Urso, Ilaria, e un terzo partecipante, Daniele Zicca. C’è stato un ottimo piazzamento di Marianna D’Elia, che dal 2020 lavora nell’ufficio di presidenza, come segretaria di Gatta. D’Elia, diplomata, ha superato molti laureati risultando una delle prime classificate con 29,08 punti. Sua sorella Raffaella è idonea con 27 punti.
Non è stato possibile ottenere informazioni da Palazzo Dogana sui motivi per cui a differenza degli altri 3 concorsi per questo non è stata ancora scritta la parola fine dagli uffici. Il segretario generale Scalzulli ha invitato l’Attacco a parlarne col funzionario Giuseppe Diella, che se ne sta occupando. Ma Diella è in ferie e rientrerà il 7 gennaio.
Zone Transition
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Intanto è stato pubblicato l’esito della procedura selettiva pubblica per la copertura di due posti di dirigente tecnico a tempo pieno e determinato, ex art. 110, comma 1, D.Lgs. n. 267/2000. Gatta ha individuato nell’architetto Angelo Iannotta e nell’ingegnere Giuseppe Cela “le professionalità più idonee cui conferire l’incarico”. Il contratto durerà fino alla scadenza del mandato di Gatta.