La Commissione ha dato il via libera anche ad altri debiti fuori bilancio, uno dei quali è collegato alla sentenza di assoluzione intervenuta lo scorso anno in favore dell’ex Sindaco di Foggia Orazio Ciliberti. L’attuale presidente di Sezione del TAR rischiava una condanna per danno erariale, da parte della Corte dei Conti, col risarcimento al Comune di 97.803,86 euro. Secondo la Procura della magistratura contabile il danno erariale sarebbe derivato dal conferimento, come Sindaco, di due incarichi legali in violazione di legge, nonostante la presenza di un ufficio legale del Comune, composto all’epoca da due funzionari regolarmente iscritti all’elenco speciale annesso all’albo degli Avvocati dell’Ordine di Foggia.
Già nel 2011 il commissario ad acta aveva riconosciuto debiti fuori bilancio relativi agli oneri derivanti da due sentenze del T.A.R. Puglia del 2010, di esecuzione dei decreti ingiuntivi non opposti: il primo del 2009 del Tribunale di Lucera, per il pagamento degli onorari legali dovuti dal Comune capoluogo all’avvocato Raffaele Lepore (62.891,62 euro); il secondo del 2008 del Tribunale di Foggia, per il pagamento degli onorari dovuti all’avvocato Raffaele De Vitto (37.912,04 euro).
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La Procura ha evidenziato che i due decreti ingiuntivi rimasti ineseguiti e non opposti dal Comune di Foggia discendono dai due incarichi legali conferiti direttamente dall’allora Sindaco Ciliberti. Ma nel 2021 la Corte dei Conti ha, poi, assolto Ciliberti da ogni responsabilità, liquidando alla difesa un compenso di 1.500 euro. A difenderlo l’avvocata Lucia Murgolo.
L’ex Sindaco ha sottolineato in giudizio che “nel periodo tra la fine degli anni ‘90 e il 2005 nessuna pronuncia delle sezioni giurisdizionali regionali né delle sezioni di appello della Corte dei Conti aveva cristallizzato il principio che per i casi di singoli incarichi della pubblica amministrazione ad avvocati del libero foro fosse applicata la normativa dell'articolo 7 del decreto legislativo 165/2001. Piuttosto era stata affermata, sia pure in via implicita, la possibilità e facoltà per gli enti non soggetti al patrocinio legale dell'avvocatura di Stato di conferire singoli incarichi defensionali a singoli professionisti, su base fiduciaria”.
La difesa ha affermato che il principio della non conferibilità di incarichi legali, se non a particolari condizioni specifiche forme, ha iniziato ad affermarsi dal 2010 e quindi la normativa sulla base della quale la Procura si è attivata è un orientamento giurisprudenziale sopravvenuto rispetto ai fatti oggetto del giudizio.
Il collegio ha escluso la responsabilità di Ciliberti per mancanza di colpa grave e concluso che, pur volendo ritenere la norma sul divieto di conferimento di incarichi esterni applicabile alla fattispecie in questione, tale divieto intanto sussiste in quanto vi sia adeguatezza della struttura interna dell'ente svolgere l'incombenza esternalizzata. E quella del Comune foggiano era una struttura inadeguata all’incarico.
Ecco perché ora il Comune di Foggia si ritrova come debito fuori bilancio 1.794,00 euro, da pagare in favore di Ciliberti.
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L’approvazione è avvenuta lo scorso 8 settembre da parte dei commissari, coi poteri del Consiglio comunale.