Se il padre dell’ex vicesindaco e dirigente FI Michelangelo Basta, audito dagli investigatori, ha parlato di come Michele Romito accusasse il sindaco Gianni Rotice di farsi manipolare dal prefetto e dal procuratore capo, altri interessanti riferimenti all’azione dell’Ufficio territoriale del governo guidato da Maurizio Valiante rispetto al ristorante 'Guarda che luna' emergono dalla conversazione del 25 novembre 2022 in cui Michele Romito riferiva a Angelo Salvemini che il comandante della polizia municipale Vincenzo D’Anzeris (indagato) aveva confidato alla sorella Grazia Romito di essere in possesso di alcune registrazioni da cui si capiva che responsabile dei provvedimenti assunti nel tempo dall’UTG in contrasto agli interessi della famiglia Romito era la dottoressa Nicolina Miscia della Prefettura di Foggia.
“‘Ti giuro’, ha detto, ‘Grazia io c'ho tutte le registrazioni, a tuo fratello e a voi vi ha rovinato la Miscia’, così, un dirigente che sta là, dice lui”.
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Tuttavia in tale conversazione Salvemini sosteneva con Romito che D’Anzeris non era stato molto collaborativo sulla questione del Guarda che luna e che d'ora in avanti avrebbe dovuto interloquire e prendere direttive solo da lui.
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Poi, il 5 dicembre 2022, D’Anzeris si sarebbe mostrato per gli inquirenti davvero asservito all’assessore Salvemini, cui riferì i contatti avuti con il questore sulla questione dell'abbattimento del ristorante, criticando la posizione assunta dalla Prefettura: “In più, tu poi hai saputo, ieri sera mi chiama il questore dice ‘lì non si fa più niente domattina’…ha sospeso in attesa del sette sì, adesso stanno scappando tutti quanti a Foggia, hai capito! Tutti a Foggia, io non ho capito…la Prefettura è diventato adesso un altro organo, un altro organo giurisdizionale dove detta legge”.