“L’apertura della “nuova” piazza Incoronazione restituisce a Torremaggiore un luogo la cui estetica è imbarazzante”. Lo afferma la candidata Sindaco del centrodestra alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno, Margherita Di Pumpo che spiega: “Il progetto è stato contestato sin dal suo primo apparire, tardivo rispetto alla sua posa in opera".
"Il “gioco delle tre carte” messo in scena dall’attuale amministrazione, dopo le tante contestazioni, è stato l’ennesimo atto di un modo di governare autoreferenziale e poco rispettoso dei luoghi e dei suoi cittadini. Tanto che, alla fine, vennero proposti tre progetti da votare a mezzo like su Facebook. Progetti che si differenziavano tra loro solo per la combinazione delle piastrelle, ma non la sostanza. Perché sostanza non c’era e non c’è in questo progetto del tutto avulso dal contesto architettonico che lo circonda, staccato dal Santuario e dal corso del quale dovrebbe essere appendice naturale”.
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Margherita Di Pumpo prosegue: “I cittadini oggi si ritrovano questa versione di una piazza simbolo, che avrebbe voluto la partecipazione di tutta la popolazione nella sua riqualificazione. Idee e aiuti non sarebbero mancati. La “crudezza” con cui si è stati posti dinanzi allo stravolgimento di un luogo di ritrovo caro ai torremaggioresi, oggi è pari solo alla “nudità” con cui si presenta finito".
Zone Transition
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"Una piazza priva di sedili e soprattutto di verde che sbatte in faccia il suo “nulla” a chi si trova ad attraversarla. Non si è nemmeno pensato agli anziani che amavano trascorrere le loro mattinate all’ombra degli alberi, di fronte allo sguardo della Vergine, a un passo dal Santuario. Ancora una volta – conclude Margherita Di Pumpo - la fretta dei “botti di fine mandato” ha prodotto una occasione mancata".