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Corre ai ripari il Policlinico Riuniti di Foggia per poter abbattere le liste d’attesa che diventano sempre più lunghe un po’ ovunque, adottando un apposito piano attraverso cui eseguire entro fine anno le 4 mila e passa prestazioni rimaste in sospeso.
La situazione si è andata via via esacerbando anche perché nel corso del 2023 il Policlinico “ha dovuto soddisfare un bisogno di salute da parte degli utenti del territorio nel quale insiste che si è tradotto in una domanda di prestazioni sanitarie di gran lunga superiore agli ultimi anni”, fanno sapere dall’Azienda ospedaliera che in generale ha dovuto per questo ampliare l'offerta di prestazioni ambulatoriali.
In particolare lo scorso anno le prenotazioni di prestazioni di primo accesso, che sono state oggetto di monitoraggio, sono state 108.519, di queste 71.462 sono state erogate garantendo i tempi massimi previsti dalle classi di priorità. Pertanto, a circa il 35% degli utenti che si sono rivolti al Policlinico di Foggia con una richiesta di prestazione con classe di priorità P, non si è riusciti a garantire la prenotazione nei tempi previsti (120 giorni).
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Nel dettaglio, in base al monitoraggio delle prenotazioni presenti nel sistema Cup al 1 giugno emerge che il tempo d’attesa per la prima visita pneumologica è di 318 giorni, per la prima visita neurologica ospedaliera 293, che aumentano a 318 nel reparto universitario. Per la prima visita cardiologica + Ecg occorrono 183 giorni d’attesa, per la prima visita di chirurgia vascolare con ecodoppler 211 giorni, per la prima visita endocrinologica con eco alla tiroide 496 giorni, per la prima visita gastroenterologica 174 giorni. Per la prima visita reumatologica 224 giorni, per ecocolordoppler transcranico ospedaliero 233 giorni e per una ecografia di addome completo, inferiore e superiore occorrono 275 giorni di attesa. Si tratta, per la quasi totalità, di prestazioni di visita e in particolare quelle riguardanti le branche di pneumologia, neurologia, cardiologia, chirurgia vascolare, endocrinologia, gastroenterologia, reumatologia.
Inoltre sono state prese in considerazione le prestazioni strumentali ad esse collegati utili alla definizione delle diagnosi, quali l'elettrocardiogramma, l'ecografia e l'ecodoppler.
“Considerato che anche nel primo trimestre 2024 la domanda di prestazioni di primo accesso con classe di priorità P è incrementata determinando un aumento dei tempi di attesa, soprattutto in alcune discipline e in particolare per alcune prestazioni, si è ritenuto opportuno elaborare un piano per l'abbattimento delle liste di attesa. Questo potrà essere finanziato utilizzando il fondo riveniente dall'accantonamento del 5% del compenso per l'attività libero professionale svolta dal personale della dirigenza sanitaria da destinare ad interventi di prevenzione o riduzione liste di attesa, così come previsto dalla Legge n.189/2012 (Legge Balduzzi)”, evidenzia la direzione dell’ospedale.
Per predisporre il piano è stata condotta anche un'analisi della programmazione ambulatoriale delle singole strutture coinvolte nel piano al fine di valutare gli orari di apertura delle attività ambulatoriali, numero di esami e di visite erogate per utenti esterni e per pazienti interni ricoverati, numero di medici coinvolti per attività ambulatoriale per singolo reparto, tipologia di prestazioni effettuate per ogni ambulatorio di primo livello e di alta specializzazione.
“Sono stati coinvolti i direttori di struttura delle discipline interessate ed è stato loro chiesto di elaborare un piano operativo di abbattimento delle prestazioni. Il piano è stato redatto allo scopo di garantire all'interno del Policlinico un percorso di tutela alle prestazioni specialistiche per le quali venga superato il tetto massimo di attesa a livello istituzionale in base alle classi di priorità indicate nella richiesta di primo accesso”.
Sono in tutto 4050 le prestazioni da recuperare, 91 prime visite pneumologiche, 210 ospedaliere e 78 universitarie prime visite neurologiche, 643 prime visite cardiologiche, 480 prime visite chirurgiche vascolari, 720 prime visite endocrinologiche, 200 prime visite gastroenterologiche, 718 prime visite reumatologiche, 110 ecodoppler transcranici e 820 ecografie di addome completo, inferiore e superiore. “È emerso che a causa della carenza strutturale del personale, gli ambulatori non possono garantire il recupero delle prestazioni senza far ricorso alle prestazioni aggiuntive. Molti ambulatori, tipo quelli dell'endocrinologia e della neurologia svolgono attività di secondo livello per prestazioni di alta specializzazione e in particolare per pazienti già presi in carico e che necessitano di ulteriori controlli e follow up, come ad esempio in neurologia, gli ambulatori dedicati alla sclerosi multipla e alle malattie rare. Pertanto – illustrano dal Policlinico - si dovrà fare ricorso alle prestazioni aggiuntive con apertura degli ambulatori dalle 8 alle 20 ed eventualmente anche durante i giorni festivi a partire dal 1 maggio 2024. Qualora su base volontaria non sarà possibile effettuare le prestazioni aggiuntive sarà preso in considerazione il ricorso a convenzioni con altri enti del Servizio sanitario regionale per la collaborazione di dirigenti medici nelle branche necessarie o contratti libero professionali con dirigenti medici in pensione”.
Zone Transition
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Nel frattempo, in via preliminare, gli uffici di backoffice del Cup stanno provvedendo alla pulizia delle liste d'attesa e al recall in via prioritaria degli utenti inseriti nelle agende di primo accesso con patologie oncologiche, malattie rare e a seguire tutti i restanti utenti. I pazienti richiamati saranno inseriti in agende dedicate all'abbattimento delle liste d'attesa in modo che vengano rispettate le classi di priorità per coloro che accedono al Cup per la prima volta. Complessivamente le ore in attività aggiuntiva per i dirigenti medici saranno 2025, mentre per gli infermieri 700.
