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Un’altra - l’ennesima - dimostrazione che all’interno di Fratelli d’Italia, primo partito di governo e primo partito assoluto per numero di consensi in Italia, almeno in Capitanata, regni il caos più totale. È notizia di questi giorni, infatti, dei nove iscritti deferiti dal gruppo di Giorgia Meloni a seguito delle condotte tenute da questi ultimi in occasione delle elezioni amministrative ed europee dello scorso mese di giugno. L’Attacco, intorno alla metà di luglio, aveva già avuto una prima imbeccata dall’onorevole La Salandra, che aveva raccontato al giornale come fosse pervenuta dalla sede centrale di Roma una circolare con l’invito a segnalare tutte le situazioni di iscritti e dirigenti di Fratelli d’Italia che avessero adottato comportamenti lesivi nei confronti del partito stesso. Nello specifico, il riferimento era al sostegno elettorale nei confronti di candidati di altre liste o schieramenti.
In mattinata, a Palazzo Dogana, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del coordinamento provinciale di Capitanata del partito Noi Moderati.
Voto 4. E’ una larga insufficienza quella che il consigliere Antonio De Sabato assegna ai primi sette mesi di amministrazione Episcopo “per non aver saputo ricucire un dialogo sociale innanzitutto, il clima del con me o contro di me che era tipico dell’amministrazione di Landella e che io ho vissuto per gli ultimi due mesi del suo mandato è rimasto intatto”.
Voto 4. E’ una larga insufficienza quella che il consigliere Antonio De Sabato assegna ai primi sette mesi di amministrazione Episcopo. Le ragioni della sonora bocciatura sono state esposte questa mattina nel corso di una conferenza stampa che tutti gli esponenti del Movimento Politico Progetto Concittadino Foggia hanno tenuto nell’aula consiliare di Palazzo di Città.
Una conferenza stampa dei risultati del primo semestre 2024 quella indetta in mattinata dal Consigliere comunale d’opposizione Nunzio Angiola, segretario provinciale del Movimento Cambia.
Continua la raccolta firme per il Referendum contro l’autonomia differenziata. Oggi, venerdì 26 luglio, il presidio territoriale del Partito Democratico di Foggia in via Matteotti 32 sarà aperto dalle ore 19 alle ore 21 per raccogliere le adesioni dei cittadini. La raccolta firme è iniziata da alcuni giorni e proseguirà per tutta l’estate.
“In un momento particolare come il periodo estivo, in cui è frequente il triste fenomeno dell’abbandono degli animali domestici, come i cani, che hanno tanto bisogno di cure e affetto, ma anche per chi porta in vacanza il proprio cane e purtroppo si ammala, ho rivolto una interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Regione Michele Emiliano, assessore ad interim alla sanità, che si occupa anche di benessere animale”.
Dichiara la sua indipendenza politica il consigliere comunale Gino Fusco, ex capogruppo dei Fratelli d’Italia transitato poi in Forza Italia.
“La proposta di legge sul trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali è stata respinta definitivamente. Sono molto soddisfatto di questo esito, perché la Regione Puglia ancora una volta dimostra di essere rispettosa del mandato ricevuto dai cittadini e di lavorare nel loro esclusivo interesse - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. La proposta di ripristinare il TFM non è mai stata nel nostro programma di Governo, non arrivava dalla Giunta, ma da alcuni consiglieri”.
“Il regalo più bello al presidente Emiliano, nel giorno del suo compleanno, lo abbiamo fatto noi costringendo la sua maggioranza a bocciare la proposta di legge che reintroduceva il TFM - esultano i componenti del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina -. Per mesi, infatti, la maggioranza, e in modo particolare il PD, è stata dilaniata fra chi era a favore e chi era contro solo per diktat-minaccia dall’alto”.
Ogni tassello è andato al suo posto e la squadra assessorile è pronta. Se non fosse stato così, “avrebbe significato che qualcuno aveva fatto saltare di nuovo tutto mettendosi di traverso – la riflessione di un ex eletto -, quasi ad anticipare che la vita di quest’Amministrazione sarebbe stata molto tribolata già dalle sue prime fasi”. I nomi sono quelli circolati nelle scorse settimane e, quindi, non ci sono particolari sorprese. Quello che invece spiazza è l’attribuzione delle deleghe che, in più di un caso, uniscono Settori ‘pesanti’ in capo a un solo assessore. Il Partito Democratico – con i suoi 6 consiglieri eletti - è il maggiore azionista della coalizione che ha portato all’elezione di Domenico la Marca e resta confermato che sono tre gli assessori in Giunta: due donne e un uomo.
Ieri in Commissione Ambiente della Regione Puglia si è tornati ad affrontare la questione del treno turistico Roma-Lecce con i dirigenti di Treni Turistici Italiani. “Nella audizione da me richiesta - riferisce il consigliere regionale Antonio Tutolo -, ho perorato nuovamente la causa della provincia di Foggia, poiché, sebbene sia stata prevista una fermata a Foggia, le 2 del mattino restano un orario "turistico" a dir poco disagevole”.
“In merito alla nomina del nuovo assessore alle Attività produttive del Comune di Cerignola, la segreteria cittadina di Senso Civico precisa che non è in alcun modo rispettosa delle indicazioni e degli orientamenti espressi e formulati al primo cittadino”. Così in una nota Domenico Bellapianta, coordinatore cittadino e consigliere comunale di Cerignola.
“Dal giorno successivo alla mia vittoria ho incontrato le forze politiche di maggioranza per la formazione della Giunta. È stato un momento importante di confronto, dialogo e riflessione che ha portato alla costruzione di una squadra forte, di qualità. Oggi, dopo giorni intensi di riflessione personale e collettiva, ho nominato la Giunta che guiderà assieme a me la città di Manfredonia per i prossimi cinque anni”. Così il primo cittadino Domenico la Marca.
D’accordo con la maggioranza, il sindaco Francesco Bonito ha proceduto anche all’istituzione dell’assessorato all’Ambiente e dell’assessorato all’Urbanistica e Ediliza privata, nonché alla riorganizzazione e armonizzazione complessiva delle deleghe assessorili.
Il 20 luglio è stata la giornata del “battesimo” del Consiglio comunale di San Severo, guidato dalla Sindaca Lidya Colangelo e, parimenti, della Giunta. La sala consiliare ha visto anche una folta partecipazione di pubblico, malgrado le alte temperature di sabato. La massima assise cittadina era stata convocata per sei proposte iscritte all’Ordine del giorno: esame delle condizioni di candidabilità, eleggibilità e compatibilità degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale nelle consultazioni elettorali dell'8 e 9 giugno 2024 e successivo turno di ballottaggio, a norma dell'articolo 41, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni; convalida degli eletti; elezione del Presidente del consiglio comunale; giuramento del Sindaco (art. 50, co.11, d.lgs. n. 267/2000 e S.M.I.); elezione del vice presidente del Consiglio comunale; comunicazione della nomina del vicesindaco e della Giunta comunale ex art. 46, comma 2, del d.lgs. n. 267/2000 e S.M.I. – presa d’atto; elezione componenti commissione elettorale comunale- articolo 41, comma 2, del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e successive modifiche ed integrazioni; nomina commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari; approvazione aggiornamento Piano economico finanziario (P.E.F.) del servizio gestione dei rifiuti urbani (T.A.R.I) annualità 2024.
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Un’altra - l’ennesima - dimostrazione che all’interno di Fratelli d’Italia, primo partito di governo e primo partito assoluto per numero di consensi in Italia, almeno in Capitanata, regni il caos più totale. È notizia di questi giorni, infatti, dei nove iscritti deferiti dal gruppo di Giorgia Meloni a seguito delle condotte tenute da questi ultimi in occasione delle elezioni amministrative ed europee dello scorso mese di giugno. L’Attacco, intorno alla metà di luglio, aveva già avuto una prima imbeccata dall’onorevole La Salandra, che aveva raccontato al giornale come fosse pervenuta dalla sede centrale di Roma una circolare con l’invito a segnalare tutte le situazioni di iscritti e dirigenti di Fratelli d’Italia che avessero adottato comportamenti lesivi nei confronti del partito stesso. Nello specifico, il riferimento era al sostegno elettorale nei confronti di candidati di altre liste o schieramenti.
In mattinata, a Palazzo Dogana, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del coordinamento provinciale di Capitanata del partito Noi Moderati.
Voto 4. E’ una larga insufficienza quella che il consigliere Antonio De Sabato assegna ai primi sette mesi di amministrazione Episcopo “per non aver saputo ricucire un dialogo sociale innanzitutto, il clima del con me o contro di me che era tipico dell’amministrazione di Landella e che io ho vissuto per gli ultimi due mesi del suo mandato è rimasto intatto”.
Si sono insediati martedì 25 giugno la riconfermata sindaca Palma Maria Giannini (eletta per la quarta volta consecutiva) la nuova Giunta e il consiglio comunale di Celle di San Vito. Il paese più piccolo della Puglia è anche l’unico della regione ad avere una Giunta totalmente al femminile: la sindaca, infatti, sarà affiancata dalla vicesindaca Claudia Del Giudice e dall’assessora Maria Cavoto.
Le ragazze della politica: “Una nuova consapevolezza attraversa le donne”. Ma bocciate le quote rosa
C’è stato un tempo in cui il ruolo delle donne in politica è stato assolutamente marginale e inconsistente, fatti salvi alcuni esempi eccellenti che rappresentavano però l’eccezione. Tanto che ad un certo punto il legislatore è intervenuto con l’introduzione delle cosiddette quote rosa, volte a garantire la rappresentatività delle donne nei segmenti della classe dirigente di soggetti pubblici e privati (vertici aziendali, consigli di amministrazione, liste elettorali) attraverso la definizione di una percentuale minima di presenze femminili. In Italia sono state introdotte nel 2011 nel frattempo molta strada è stata fatta. E oltre alle Lidya e alle Marida in Capitanata da diversi lustri tante donne amministrano le comunità. Era candidata Sindaca in quest’ultima tornata elettorale ma consigliera comunale storica della sua Torremaggiore, con un orientamento ideologico di centrodestra, Massima Manzelli ha le idee chiare su quanto sta accadendo nel panorama politico attuale che vede le donne sempre più nelle stanze dei bottoni, a volte scelte più per il semplice fatto di appartenere ad un genere che per doti personali, proprio per assecondare le nuove sensibilità degli elettori.
“Non siamo la minoranza, siamo la metà del paese”, con questo slogan Leonardo Cavalieri, ormai ex Sindaco di Troia ha chiamato a raccolta simpatizzanti e sostenitori dem domani alle 19 presso la sede di Democratici Insieme per far “sentire la nostra voce”. La sensazione nel piccolo centro dei Monti Dauni che ha eletto il nuovo primo cittadino 15 giorni fa, Francesco Caserta, mettendo fine a dieci anni di governo Cavalieri, è che l’uscente non abbia ancora incassato il colpo della sconfitta. I segni erano già chiari subito dopo gli esiti delle urne quando scrisse sui suoi profili social: “Hanno fermato il cambiamento. La metà degli elettori di Troia ha scelto di non continuare il processo di cambiamento iniziato dieci anni fa. Ognuno ha espresso liberamente il proprio voto. E’ la democrazia. Tutti sanno che Troia oggi ha opportunità, mezzi e strumenti che dieci anni fa non aveva”. Insomma, come lo stesso ha detto, il magone c’è e si vede, tanto da mal digerire la legge che vale per tutti i piccoli centri e di cui lo stesso ha beneficato per ben due volte, come ha spiegato anche Grazia Manna, attivista del Movimento 5 Stelle, tra le più critiche nei confronti dell’ex Sindaco.
“In un momento particolare come il periodo estivo, in cui è frequente il triste fenomeno dell’abbandono degli animali domestici, come i cani, che hanno tanto bisogno di cure e affetto, ma anche per chi porta in vacanza il proprio cane e purtroppo si ammala, ho rivolto una interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Regione Michele Emiliano, assessore ad interim alla sanità, che si occupa anche di benessere animale”.
“La proposta di legge sul trattamento di fine mandato per i consiglieri regionali è stata respinta definitivamente. Sono molto soddisfatto di questo esito, perché la Regione Puglia ancora una volta dimostra di essere rispettosa del mandato ricevuto dai cittadini e di lavorare nel loro esclusivo interesse - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. La proposta di ripristinare il TFM non è mai stata nel nostro programma di Governo, non arrivava dalla Giunta, ma da alcuni consiglieri”.
“Il regalo più bello al presidente Emiliano, nel giorno del suo compleanno, lo abbiamo fatto noi costringendo la sua maggioranza a bocciare la proposta di legge che reintroduceva il TFM - esultano i componenti del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina -. Per mesi, infatti, la maggioranza, e in modo particolare il PD, è stata dilaniata fra chi era a favore e chi era contro solo per diktat-minaccia dall’alto”.
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