“Il Comune di Foggia ha provveduto a cancellare le scritte orrende in piazza Mercato: bravi. Ora bisogna fare lo stesso in tutto il centro storico per ridare dignità alla storia meravigliosa di questa città. Forza e coraggio”. Questo il messaggio lanciato sui social da Pino Vaccariello, uno che di centro cittadino ne sa qualcosa e che ha sempre denunciato gli atti di vandalismo di degrado e di abbandono che da anni, purtroppo, attanagliano il centro storico urbano. Il quotidiano l’Attacco si è recato ieri mattina in Piazza Mercato, storica pizza foggiana, un luogo che un tempo ospitava il più grande e importante mercato di Foggia, un posto di passaggio e di scambio di odori, sapori e convinzioni: piazza mercato ha davvero rappresentato tanto per molti foggiani. Un luogo poi purtroppo abbandonato a sé stesso, spesso vittima di atti di degrado dovuti anche alla poco controllata movida del weekend, una situazione più volte segnalata e descritta proprio su queste colonne. Finalmente sembrerebbe che qualcosa stia cambiando

Il mantra ossessivo legato a mafia&legalità, con alto rischio di retorica e di alibi per i mancati risultati. L’auspicata riforma della normativa antimafia. Il nervo scoperto delle convenzioni scadute con le “intoccabili” situazioni di Assori e Parcocittà. Il contenzioso e in particolare il capitolo Amica, da cui può arrivare a settembre la mazzata più pesante per Palazzo di città. Rispetto a questo ed altro il direttore de l’Attacco ha intervistato l’assessore comunale Giulio De Santis, civico emilianista di CON, con deleghe relative ad Avvocatura, contenzioso, sicurezza e legalità, statistica, politiche energetiche, contratti.

L’impegno per la promozione della cultura della legalità da parte del suo assessorato: che effetto producono concretamente tali iniziative e manifestazioni? 
Dopo questi primi 110 giorni di attività intense, abbiamo compreso una cosa: quando porti alcuni argomenti in alcune scuole e realtà, e ti rendi conto che si tratta del primo incontro che quei ragazzi hanno con le istituzioni su queste tematiche, capisci quanto ciò sia importante. Ritengo che uno degli aspetti più rilevanti sia far conoscere le istituzioni. Sono stati tutti incontri eccezionali, che hanno lasciato qualcosa a noi e ai ragazzi. Un incontro più degli altri, quando abbiamo proiettato il documentario “Brucia la terra”. Mi ha colpito moltissimo il fatto che per il 90% i ragazzi delle scuole superiori presenti in aula consiliare non sapevano che il consiglio comunale di Foggia fosse stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Un pugno nello stomaco. Infatti è stato questo il motivo per cui poi abbiamo deciso di fare un discorso diverso, coinvolgendo l’Università, Psicologia in particolare, per fare un'analisi scientifica di questo fenomeno.

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