“Ascoltare l’audio in cui un candidato di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Torremaggiore si proclama fieramente ‘fascista e contro gli stranieri e i gay’, finito su una nota pagina Instagram, fa a dir poco rabbrividire. E soprattutto ci preoccupa pensare che, se questo audio non fosse diventato di dominio pubblico prima della presentazione delle liste, la persona in questione avrebbe rischiato anche di diventare Consigliere comunale”. Lo dichiara la Consigliera regionale del M5S Rosa Barone.
“Ci chiediamo - continua Barone - come sia possibile che nessuno né nella Lega (partito di cui il candidato dice di essere), né in Fratelli d’Italia (il partito che lo avrebbe candidato) conoscesse le idee di questa persona che, come si capisce chiaramente, non solo non si preoccupava di nasconderle, ma le ostentava con fierezza”.
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“Non bastano le tardive prese di distanza della candidata sindaca Margherita Di Pumpo e del coordinatore cittadino di FdI Michele Di Virgilio, arrivate quando ormai la questione era di dominio pubblico”.
“Come rappresentanti delle istituzioni siamo tutti chiamati a lavorare per un cambiamento culturale che passi innanzitutto per il rispetto del prossimo. Aver solo pensato ad una simile candidatura rappresenta un esempio di quella malapolitica, che ogni giorno combattiamo come M5S”.
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“Vergognoso che un aspirante sindaco non conosca i militanti del suo partito. Un candidato sindaco improvvisato che già nei suoi primi passi vede franare il terreno sotto i piedi. Assurdo delegare in bianco a terzi la scelta dei canditati e poi cadere dal pero quando la cosa finisce sui giornali. Torremaggiore non può dare spazio a tale approssimazione foriera di degrado sociale e di intolleranza”, il commento della senatrice del M5S Gisella Naturale.