Calenella è una località di San Menaio, Gargano nord, che a sua volta ricade nel Comune di Vico del Gargano. Non tra i più blasonati centri del promontorio ma scelto da tanti per le sue peculiarità e per la bellezza dei luoghi. Da tempo gli operatori turistici e gli amministratori provano a ragionare su come sfruttare al meglio le potenzialità di questo pezzo di Gargano pur dovendo fare i conti con gli spazi limitati, le caratteristiche geomorfologiche e l’inclinazione degli imprenditori locali. Una delle questioni più annose relative al Gargano è la destagionalizzazione dei flussi turistici ma proprio Vico sarebbe la località che forse meglio si presterebbe non essendo la propria offerta legata esclusivamente al mare. “In effetti Vico dal mio punto di vista è un passo avanti rispetto ad altri Comuni – ha confermato a l’Attacco l’assessore alle manifestazioni ed eventi, rapporti con la pro loco, confraternite e clero, demanio Enzo Azzarone -.  Da tradizione è sempre stata vitale anche in inverno con l'aiuto delle associazioni, con le confraternite, con i vari appuntamenti religiosi e culturali, è riuscita sempre, in ogni periodo della stagione autunnale e invernale, a cogliere i vari momenti e quindi a non essere legata solo al mare. Siamo sempre riusciti a proporre un pacchetto che va ben oltre il classico cartellone estivo, anche se proprio d’estate purtroppo non c'è coordinamento tra i Comuni, ognuno gioca per sé e non si riesce a fare una programmazione congiunta attraverso cui incastrare i vari eventi in modo da portare persone ovunque, senza sovrapporsi”.

Parte da uno degli storici camping immerso nel cuore del Gargano, l’analisi che l’Attacco ha realizzato in queste settimane insieme agli operatori turistici del settore, che di anno in anno toccano con mano l’evoluzione degli arrivi, delle presenze, delle tendenze, delle richieste di chi sceglie il promontorio per le proprie vacanze. Si tratta del camping Baia Calenella di proprietà dei fratelli Stefano e Fabio Bezzi, romagnoli di provenienza ma adottati a pieno titolo dal Gargano.

Bene l’operazione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità a Cerignola contro l’olio colorato con la clorofilla e spacciato come extravergine di oliva, mentre il crollo della produzione mondiale ha esposto il mercato alle fluttuazioni delle produzioni estere, alle speculazioni dei mercati internazionali e alle truffe. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione all’operazione ‘salva olio’ dei NAS a Cerignola in provincia di Foggia che ha già portato al sequestro di 71 tonnellate di sostanza oleosa e 623 litri di clorofilla,

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