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Nelle scorse settimane il Tar di Puglia ha emesso una importante sentenza in materia di interdittive antimafia annullando sia un provvedimento della locale Prefettura emesso nel novembre 2023 nei confronti di un’impresa attiva nel settore edilizio sia un successivo provvedimento di conferma emesso nel marzo 2024. Dalla lettura della sentenza si apprende che gli addebiti formulati nel provvedimento interdittivo erano raggruppabili in tre categorie, ovviamente tenendo ben presente che “il fatto” di cui si doveva discutere - e solo quello - era se quella attività imprenditoriale fosse stata condizionata dalla mafia oppure no. Punto. Il primo gruppo di addebiti riguardava: a) un precedente processo penale per bancarotta a carico dell’amministratore della società; b) un arresto dello stesso amministratore per concussione (in concorso con altri pubblici amministratori) ai danni di un altro imprenditore per costringerlo a stipulare un contratto di locazione di un immobile; c) una denuncia per truffa di sua sorella che aveva ricevuto via telefonino la soluzione del compito scritto per una prova scritta all’ esame di matematica. 

I lavoratori a contratto – cioè chi ha prestato la propria opera per un periodo di tempo determinato – che sono stati utilizzati durante le operazioni di bonifica seguite allo scoppio della colonna d’arsenico nel 1976 hanno perso 5 anni di vita rispetto ai loro colleghi ugualmente esposti. Per giunta, chi di loro era residente a Manfredonia aveva un tasso di mortalità più alto di chi, invece, lo era in un altro dei centri garganici da cui provenivano i 1.772 lavoratori considerati nell’analisi. I tassi di mortalità per neoplasie del polmone e per neoplasie degli organi respiratori e intratoracici tra i lavoratori residenti a Manfredonia, infatti, erano già stati appurati come più alti rispetto ai tassi osservati tra i residenti altrove. La differenza è che in questo ultimo studio anche i lavoratori a contratto e i lavoratori non precedentemente reclutati hanno mostrato un aumento del tasso di cancro al polmone rispetto ai lavoratori dell'area plastica.

Sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari dopo oltre un anno e mezzo i cellulari che erano stati sequestrati nell’ambito dell’inchiesta che ha portato, a fine gennaio 2023 agli arresti (in carcere e ai domiciliari) di 15 sanitari del Don Uva, in servizio presso l’ex istituto ortofrenico di Foggia e di misure restrittive per altrettanti dipendenti, per un totale di 30, con l’accusa, a vario titolo, di maltrattamenti, sequestro di persona e violenze sessuali a danno di 19 pazienti ricoverate in struttura. Le misure cautelari nel frattempo sono state revocate e i 30 licenziati in tronco da Universo salute. Si attende la chiusura delle indagini per fare chiarezza sull’accaduto. Ad analizzare il contenuto dei dispositivi è stato il personale del Racis – Ris dei Carabinieri di Roma. Trapela che i giudici avrebbero chiesto un approfondimento sui cellulari per accertare la presenza o meno di un video che avrebbe immortalato un atto sessuale tra due pazienti dei reparti maschile e femminile. Il dubbio dei magistrati sarebbe sorto analizzando le intercettazioni quando in una conversazione tra due operatori sanitari, uno chiedeva all’altro di informarsi tra i colleghi su questa voce che girava da un po’.

Lunedì 15 luglio, nei locali della Cgil di Lucera, un primo gruppo di cittadini e cittadine appartenenti a partiti, sindacati, associazioni, insieme alla popolazione che ha a cuore la Costituzione e l’unità nazionale ha costituito un primo nucleo promotore del più vasto Comitato contro l'Autonomia Differenziata che anche a Lucera dovrà vedere la luce. 

A seguito della proclamazione degli eletti, dal Comune di Manfredonia comunicano che lunedì 29 luglio 2024, alle ore 17:00, si terrà nella sala consiliare di Palazzo San Domenico il primo Consiglio comunale della nuova Amministrazione guidata dal Sindaco Domenico la Marca per la trattazione del seguente Ordine del Giorno:

Una delegazione della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia guidata dalla presidente, la deputata del Pd Chiara Gribaudo, si è recata a Foggia e provincia per svolgere alcuni sopralluoghi. 

Resta un mistero come si sposa con la promessa di un nuovo corso rispetto al passato, fatta in campagna elettorale da sindaca e Pd (oltre che dall’intero campo largo progressista), la scelta dei dem di posizionare nel cda di Amiu Puglia spa l’ex parlamentare Colomba Mongiello. Stando ai beninformati, infatti, è la 63enne foggiana la persona che i dem di Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione e dominus del partito in Capitanata, hanno individuato per presidiare la partecipata barese, da sempre difesa dal Pd anche rispetto alle critiche degli alleati contiani. L’insegnante, militante da quando aveva 18 anni (dal PCI al PDS, dai DS all’attuale Pd), fu eletta per la prima volta alle elezioni politiche del 2006 in Senato nelle liste de L'Ulivo (in quota DS).

Oltre 50 tonnellate di rifiuti abbandonati in strada e sui marciapiedi sono stati raccolti dalla Teknoservice nel primo fine settimana operativo della società che si è aggiudicata il servizio di raccolta e trasporto per i prossimi 8 anni a  Cerignola.

Il Consiglio comunale di Cerignola ha approvato, a maggioranza, il taglio della tassa collegato al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti (TARI). La riduzione sarà del 2,39%, per un valore di 280.000 euro, e sarà distribuita equamente su tutte le tipologie di utenti.

Ieri mattina finalmente l’inaugurazione ufficiale della Ciclovia Adriatica a Rignano Garganico, un evento di grande importanza per il turismo sostenibile dell'intero comprensorio del Gargano. La Ciclovia Adriatica, finanziata dal Ministero e realizzata dalla Regione Puglia con la Provincia di Foggia come soggetto attuatore, rappresenta un'opera strategica del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il suo tracciato si snoda attraverso diversi comuni, offrendo nuove opportunità di sviluppo sostenibile per l'economia locale e valorizzando le bellezze paesaggistiche, culturali e storiche del territorio. “E’ un tassello importante per la nostra regione in quanto l’investimento ha visto protagonisti la Regione Puglia, appunto, con la provincia di Foggia che ha attuato la gara vera e propria - spiega a l’Attacco l’assessora ai Trasporti della Regione Puglia Debora Ciliento – parliamo di un investimento di circa 22 milioni di euro. Parliamo di una ciclovia che si estenderà su circa 76km fino a Manfredonia, e che darà importanza a quel turismo in bici divenuto fondamentale in tutta Europa”. 

Gli operai maggiormente esposti ad arsenico perdono in media cinque anni di vita e gli stessi operai residenti a Manfredonia presentano un rischio di morte per tumore ai polmoni che è il triplo di quello di altri colleghi residenti altrove. 

Il 25 luglio 2024 avrà luogo l'inaugurazione ufficiale della Ciclovia Adriatica a Rignano Garganico, un evento di grande importanza per il turismo sostenibile dell'intero comprensorio del Gargano.

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